Regia di André Téchiné vedi scheda film
Parigi, 1984-1985. Sarah (Beart) è una mamma pentita che trascura il figlio neonato, ricca, scrive favole per bambini ed è sposata con Mehdi (Bouajila), capo della buoncostume. Quest'ultimo inizia una storia clandestina con il giovanissimo Manu (Libéreau), che ha conosciuto tramite un comune amico, un medico omosessuale dai modi assai distinti (Blanc). Quando Manu scopre di avere contratto l'AIDS, per Mehdi sarà il panico.
Attratto da sempre dal tema dell'amore "difficile", Techiné propone stavolta la messa in scena dell'alba dell'AIDS (lo aveva già fatto nel 1990 Norman Renè con Che mi dici di Willy?) con un film corale raccontato dalla voce off della scrittrice che trova nel proprio dramma personale e in quello di suo marito lo spunto per uscire dalla propria crisi creativa e scrivere il suo primo romanzo. Non sempre però il film riesce a convincere: vuoi per la discontinuità del racconto, vuoi per la prova di una Beart mai così siliconata e sotto tono.
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