Regia di André Téchiné vedi scheda film
Una scrittrice di favole e neo mamma, suo marito poliziotto, un medico omosessuale, un giovane marchettaro e sua sorella cantante lirica negli anni 1984-85, quando si diffonde l’Aids e la relativa psicosi. Può essere considerato la risposta europea a Philadelphia, per le sue ambizioni di affresco sociale attraverso una storia esemplare: diviso in tre parti (I bei giorni, La guerra, Il ritorno dell’estate) che raffigurano rispettivamente il passato clima di libertà sessuale, la lotta al virus e la ricerca di un nuovo equilibrio, mostra le dinamiche di una comunità benestante e sessualmente disinvolta che si trova indifesa di fronte all’aggressione di una malattia apparentemente senza rimedio. Non è programmaticamente sgradevole, ma neanche evita i toni crudi; il ritmo serrato rende bene l’idea dell’incalzare degli eventi; forse c’è appena un filo di enfasi nel sottolineare l’abnegazione del medico per il suo lavoro. Davvero un bel film.
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