Regia di Umberto Smaila vedi scheda film
Spazzini ballerini, hare krishna, vecchiette danzerecce, dj imberbi, futuristi possibili... tutti scatenati al grido di "Sesso, lambrusco e rock 'n' roll!". Brillante! Sì, brillante l'idea di cercare di ricavare mucho dinero da un film come questo. Brillante, forse, Andrea Mingardi, pronto per una chiamata mai arrivata da Salvatores, e brillante, forse, Rosa Fumetto, inspiegabilmente vestita per tutti gli 86 (interminabili) minuti che ci separano dai titoli di coda. Purtroppo, il 1987 era ancora lontano e le ragazze cin cin, fruttine prelibate, non erano ancora state inventate: sai che spettacolo insieme alla Fumetto in versione senza copertina? Umberto Smaila, mente diabolica e braccio scalcagnato di "Italian boys", dimostra di amare il rock (ma poi, il rock?) e odiare il cinema q.b., proponendosi in camicia da notte a ricordare un'immagine di Lino Banfi per noi d'antan, anzi, d'antanga (vedi "L'infermiera nella corsia dei militari", questo sì imperdibile). Fra un "Si saranno fatti una cura di ormoni? Macché... secondo me hanno preso un additivo mistico!" e un "Attenzione! Attenzione! Vogliamo uno Stato di pulizia! Attenzione! Attenzione! Siamo gli spazzini della Colonna Bruce Lee! Attenzione! Attenzione! Lottiamo per l'abolizione della sporcizia morale!", ci si trascina stancamente verso la fine. Sempre svegli, però! Eh sì... l'insonnia è proprio una brutta bestia.
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