Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film
Il figlio dello sceicco ha messo gli occhi addosso a Zuleika, una delle favorite del padre; ma lei, sprezzante del pericolo, ai due potenti uomini preferisce un mercante. Intanto in città è arrivata una bellissima ballerina, anch’essa dall’animo sfuggente.
Commedia orientale in sei atti tratta da una pantomima di Friedrich Freska: questa è Sumurun, come recita la didascalia in apertura, pellicola appartenente al primissimo periodo artistico di Ernst Lubitsch che in questa occasione si occupa anche della sceneggiatura – insieme al fidato Hanns Kraly – e riveste pure un piccolo ruolo nel cast come interprete. Ottanta minuti circa dal discreto ritmo e dai toni chiaramente omaggianti Le mille e una notte, con debite atmosfere fiabesche; fra gli attori i nomi principali sono quelli di Pola Negri e Harry Liedtke, entrambi già più volte sul set con il regista tedesco, della svedese Jenny Hasselquist, di Paul Wegener (anch’egli noto come regista) e di Carl Clewing. Tutto sommato un lavoro realizzato con sufficiente cura, ma che non impressiona granchè, specie per un Lubitsch ormai capace di lasciare una chiara impronta nei suoi lavori: cosa che qui effettivamente non si può sostenere. 4/10.
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