Regia di John Carpenter vedi scheda film
Se ne "Il seme della follia" Carpenter si era divertito a usare il tema del libro maledetto, in "Cigarette Burns", episodio realizzato per la serie di Showtime "Masters of horror", il regista traspone la maledizione in una pellicola perduta, realizzata da un regista scomparso misteriosamente. Carpenter mostra di poter muoversi benissimo anche con i tempi televisivi, realizzando probabilmente uno degli episodi più sofisticati della serie intera nella quale la poetica carpenteriana, seppur minormente, emerge comunque. L'elemento metalinguistico, il cinema come potentissimo mezzo in grado di influenzare le masse e che, pertanto, deve anche assumersi le sue responsabilità, è l'elemento centrale del mediometraggio. Il Sutter Cane della situazione è Hans Backovic, che realizza una pellicola profana dal potere terrificante, alla cui visione le persone restano segnate per sempre. Le "bruciature di sigaretta" sono poi elementi che Carpenter utilizza in modo metacinematografico, come strumento per frammentare la narrazione e offrire prospettive narrative differenti, quasi oniriche e lynchane. Siamo letteralmente inseriti all'interno dell'incubo, e mai possiamo realmente essere consapevoli di quel che accade. Tutto è incerto, tutto è un incubo. Questo è Carpenter, e sicuramente uno dei migliori Carpenter degli anni 2000.
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