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Incubo mortale. Cigarette Burns

Regia di John Carpenter vedi scheda film

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La recensione su Incubo mortale. Cigarette Burns

di undying
7 stelle

Ottimo episodio di una mitica serie televisiva (Masters of horror) che purtroppo si è arenata dopo due sole stagioni ed uno scadente spin off (Fear itself).

 

La fin absolue du monde è pellicola, realizzata da un eccentrico regista dell'Est, che si dice essere maledetta: dopo una prima proiezione, nella quale l'intero pubblico ha trovato la morte, pare essere rimasta una sola copia. Il proprietario d'un piccolo cinema, tale Kirby Sweetman (Norman Reedus), incaricato -dietro lauto compenso economico- dal ricco (e perverso) Bellinger (Udo Kier) si mette sulle tracce del nefàsto film ed inizia ad evere strane visioni.

 

locandina

Incubo mortale. Cigarette Burns (2005): locandina

 

Anni 2000: Mick Garris, regista di horror non certo memorabili e spesso ispirati dagli scritti di Stephen King (si ricordano, ad esempio, il mediocre I sonnambuli, il noioso L'ombra dello scorpione, il dimenticato Riding the bullet e l'infelice adattamento televisivo di Shining), dopo un incontro (attorno ad una tavola apparecchiata) tra amici (e celebri registi) lancia l'idea di una serie televisiva a carattere horror. La sfida viene prontamente recepita e così prende corpo la serie dei Masters of horror, ripartita in due stagioni. Ciascuna é composta da 13 episodi autoconclusivi (sui 50 minuti di durata) indipendenti e diretti da singoli Autori. 

 

John Carpenter

The Ward. Il reparto (2010): John Carpenter

 

Dopo questa interessante esperienza, caratterizzata da una buona libertà espressiva  (Argento, unico cineasta italiano della partita, ne dà ottima prova prima con Jenifer, poi con PeltsGarris continua su questa strada, dando vita alla meno riuscita Fear itself.

 

 

Per tornare allo specifico episodio diretto da Carpenter, Cigarettes burns, si può dire che ci troviamo di fronte ad lavoro riuscito -di certo tra i più interessanti della prima serie dei Masters- che presenta una certa continuità artistica da parte del regista (previa sostituzione di pellicola al posto dei libri) con Il seme della follia.

 

David Hemmings

Profondo rosso (1975): David Hemmings

 

Curiosità 

Cigarette burns significa "bruciatura di sigaretta" e sta ad indicare la presenza dei cerchi (con circonferenza infuocata) che appaiono a chi si avvicina al film (dentro al film) maledetto (La fin absolue du monde). Questo effetto ottico esiste, però, anche nella realtà, ed appare nelle pellicole datate ed usurate dalle proiezioni.

 

Curiosità 2
Nel cinema Vogue, di proprietà di Kirby, personaggio incaricato di recuperare l'unica copia del film, si fanno ricerche su contenuti subliminali nei film. Carpenter omaggia palesemente Dario Argento, indicando in Profondo Rosso una di quelle pellicole che presenta un fotogramma magnetico ed indecifrabile.

 

Curiosità 3

Carpenter ha esplicitamente ammesso di essersi ispirato, per la colonna sonora di Halloween (da lui stesso composta), al ritmo musicale di Profondo Rosso. I Goblin, a sua volta, dissero che Profondo Rosso era impostato sul celebre motivo presente ne l'Esorcista (Tubular Bells). Come la circonferenza d'un cerchio, che si chiude sul punto di partenza, da scommetterci che la colonna sonora di Cigarette Burns, composta da Cody Carpenter (figlio del regista) è ispirata al tema de l'Esorcista.

 

Curiosità 4

In Spagna, cavalcando l'idea di Garris, con la serie Películas para no dormir (trasmessa sui canali di stato per lungo tempo e disponibile anche in home video) si è tentato qualcosa di simile, anche se il risultato finale appare molto più modesto e non solo per numero di episodi  (solo sei) ma per la piattezza e la lentezza che indebolisce il cinema horror ispanico degli ultimi anni.

 

 

scena

Fear Itself (2015): scena

 

Home video 

La serie dei Masters of horror (oltre a ripetuti passaggi televisivi) ha trovato a suo tempo la via dell'home video grazie alla 01 distribution. Nello specifico la prima stagione è stata proposta in due cofanetti (uno a 6 e l'altro a 7 dischi, tipo DVD5) molto male distribuiti (a scarsa tiratura) e ormai da lungo corso fuori catalogo. Si tratta di riversamenti (ottimi) in formato anamorfico 1.85:1 e con audio originale (sottotitolato) o italiano in dolby 5.1. Sul versante extra, purtroppo, zero assoluto.

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