Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
uno di quei film che appartiene gioco-forza a quel periodo in cui nei nostri cinema si vedeva veramente di tutto e spesso magari nello stesso lungometraggio. un uomo "innocente" si ritrova in carcere tra criminali d'ogni genere e in attesa che la giustizia faccia il suo corso, l'architetto deve soggiornare nelle patrie galere. il sociale entra prepotentemente nell'expolitation del genere carcerario, dove un ottimo john steiner interpreta un pluriergastolano in attesa solo di prendersi il terzo giusto per togliersi uno sfizio, e un indurito turi ferro interpreta un maresciallo con figlio laureato che si ritrova a doversi mettere nelle mani e nelle grazie di un malavitoso in vacanza premio al posto di un boss. riccardo cucciolla interpreta un uomo misterioso che piano piano si scopre chi è e che peso ha nella storia del film, ma anche nella storia delle stragi italiane. un film fatto di ottime facce di caratteristi e di un protagonista, doppiato, ma in grado di sopportarne il peso e lo spessore. perchè è vero che facile puntare il dito contro il solito benestante, ma è anche vero che pur di scampare ad una situazione "infernale" nessuno di noi sa come potrebbe reagire e comportarsi. solido e ben fatto.
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