Regia di David Ayer vedi scheda film
Un piccolo grande film, questa pellicola americana datata 2005. Personalmente, se qualcuno mi raccontasse che c'e' in giro un film che ha come protagonisti due poliziotti bastardi che battono in auto le strade di Los Angeles a caccia di emozioni forti, io già con queste premesse correrei a vederlo. Ma toglietevi dalla testa strane idee sullo stereotipo del poliziotto americano corrotto, e per due buoni motivi: primo, i due balordi in questione non sono esattamente dei poliziotti, diciamo che che vorrebbero diventarlo per "svoltare" le proprie esistenze inconcludenti e vuote; secondo, qui non si parla di poliziotti doppiogiochisti prezzolati dal crimine: ma di gente "corrotta dentro", a livello esistenziale, gente per la quale la parola "morale" e' sconosciuta, gente che reagisce a vite alla deriva e prive di orizzonti solo cercando di dare sfogo a pulsioni momentanee (del tipo cercare, qui ed ora, una donna da scopare, qualche lattina di birra da tracannare, un piccolo spacciatore da rapinare, un cristo da terrorizzare...). Insomma due vite vuote, costellate da un pietoso velo di bugìe snocciolate maldestramente alle rispettive fidanzate, giusto per "tenerle tranquille". Un film per stomaci forti dunque, ma non tanto per le scene di violenza, (che pure sono presenti anche se non particolarmente truculente), quanto piuttosto per il clima "malato" in cui si muovono i due bellimbusti, il cui destino finale e', ovviamente, quello della "tragedia annunciata". Va detto che Jim Davis (un clamoroso Christian Bale) e' uno dei tanti reduci dalla Guerra del Golfo che non hanno saputo reinserirsi nel tessuto sociale. Vi viene in mente nulla? Risposta scontata: Travis Bickle. Proprio come De Niro, Bale colpisce forte allo stomaco, e restituisce in pieno tutto il disagio rabbioso di questo disadattato incapace di darsi una qualsiasi forma di regola civile o morale. Certo, con minore spessore di Travis Bickle, ma siamo da quelle parti, anzi oserei perfino dire che ci andiamo vicino. Ma anche Freddy Rodriguez, qui partner di Bale, e' straordinariamente bravo, nel ruolo di questo uomo-ragazzo mai davvero cresciuto, immaturo e bugiardo cronico. Da segnalare anche la fidanzata di Bale nel film, una "messicanina" di una dolcezza incredibile, uno dei personaggi di donna innamorata piu' irresistibilmente teneri mai visti sullo schermo, una roba da sciogliersi dalla dolcezza. E pare strano in un film duro come questo! Bale conferma la vocazione per i ruoli da "disturbato" (dopo American Psycho e L'Uomo Senza Sonno): e solo i grandissimi attori riescono a restituire il carattere di uomini che un carico di rabbia e disperazione ha trasformato in mostri. Un cenno infine alla appropriata colonna sonora, un mix di hip hop ispanico e folklore messicano. PS: Bale ha terminato di girare "Rescue Dawn", in cui e' diretto nientemeno che da Werner Herzog. Capolavoro annunciato?? Comunque sia, non vedo l'ora che arrivi in Italia!
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