Regia di Stefano Incerti vedi scheda film
Devo dire che questo film non mi è dispiaciuto pur essendo rimasto un filino deluso per come viene orchestrato.E'la storia vera del primo pentito della mafia e questo gia'basta a renderlo interessante.Il problema è pero'che secondo me questo film resta irrisolto proprio perche'non riesce a fondere sul piano narrativo i fantasmi della vita privata che si affollano nella mente malata di Leonardo Vitale e le sue importanti rivelazioni nel campo dell'organizzazione della cupola mafiosa che porta a decine di arresti.E'come se fossero due compartimenti stagni che non comunicano tra loro,la malattia psichica e la mafia e quindi nonostante l'originalita'dell'argomento questo film non ha la stessa forza,la stessa carica di altri film sulla mafia ,come I cento passi per esempio,non riesce a ricreare lo spirito dell'epoca e non riesce a sollevare il sentimento di indignazione che spesso questi film riescono a evidenziare pur rimanendo un film da vedere e sicuramente di livello superiore rispetto a parecchio cinema italiano odierno.Una notazione sugli attori:mentre Sperandeo ripete all'infinito il solito personaggio con la consueta professionalita',non mi ha convinto David Coco nella parte del protagonista perche'secondo me incapace di modulare su diversi registri recitativi tutti gli stati d'animo spesso anche impossibili da rendere in immagini(questo va riconosciuto)del vero Leonardo Vitale
non male
ripete fino allo sfinimento il suo personaggio,bravo ma un filo ripetitivo
piu'misurata che in altre occasioni
non mi ha convinto del tutto per la sua recitazione sempre al limite del parossismo...
non si riescono a fondere i vari piani narrativi,dimensione privata e mafia...ma il livello è assolutamente decoroso
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