Regia di Eli Roth vedi scheda film
Eli Roth e' un regista medio?
Il suo esordio Cabin Fever mi aveva fatto ben sperare per la nascita di un nuovo autore del genere.
Invece dopo aver fatto il botto col precedente Hostel -un film particolare,intrigante,molto intelligente e che dietro la maschera dell'horror splatter nascondeva una orribile verita' assoluta : la vita umana ha sempre un prezzo- gira il sequel dello stesso in modo abbastanza anonimo.
La sceneggiatura del film e' semplice e lineare, e'dotata di alcune belle sequenze - la prima tortura in stile "Carmilla" e' notevole suia per disgusto che per efficacia orrorifica - e di alcuni passaggi davvero azzeccati ma cade spesso in dialoghi banali e senza nerbo.
Le attrici presenti se la cavano - svetta l'ottima Hearter Matarazzo due spanne piu' brutta ma anche piu' brava delle bellissime Bijou Phillips e Lauren German - e l'idea di mostrare l'asta per la vendita delle donne da torturare funziona benissimo,cosi' come la scena dell'evirazione che risulta incredibilmente realistica e davvero crudele.
Purtroppo pero' questo sequel a differenza del buon primo capitolo si adagia su coordinate ordinarie e non riesce a trasmettere la sensazione di smarrimento - anche sociale e politico - che rendeva davvero interessante il prototipo.
Fra una testa spaccata da una sega circolare,un 'evirazione degna dei cannibalici italici- non a caso il buon Deodato fa il suo cameo nella parte di un cannibale -,uno squartamento ,una testa mozzata mi aspettavo qualcosa di piu' di una festa buzzurra e di un viaggio in treno su una linea italiana - credibile zero,visto che il treno sembra una bomba super moderna stile Tokyo e che e' ripieno di scritte enromi tipo "W la fica" e di buzzurri con la maglietta di Totti,ma e' cosi' che ci vedono gli americani? -.
Nel complesso quindi un horror che risulta inferiore al primo capitolo ma che non deludera' chi ama lo splatter puro ed i film forti.
Una cosa e' sicura: non e' una pelliocla per tutti,e questo e' comuqneu un pregio.
Camei anche per la Fenceh e per il desaparecido Luc Merenda.
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