Regia di Eli Roth vedi scheda film
Ovvio sequel di una pellicola che fece sensazione un anno e mezzo fa, "Hostel part II" rinnova il viaggio in un'apparente paradiso di sesso e tentazioni, che si tramuta ben presto in un girone infernale di sevizie atroci e martoriazioni varie ai danni degli ingenui malcapitati, giovani e prestanti, che vi cadono. L'allievo tarantiniano Eli Roth gira al femminile il ruolo delle vittime di belve privilegiate che "comprano" letteralmente giovani corpi da torturare e uccidere , e prima di uscire questa seconda parte di "Hostel" ha fatto molto parlare di sè la stampa che tratta di cinema , per rivelarsi presto un fiasco commerciale, e un film cassato praticamente da tutti i recensori: da salvare c'è praticamente niente, perchè in effetti la pellicola è mal scritta, manca quasi del tutto di storia, recitata e dialogata in modo balzano o addirittura poco decoroso, a riprova che il motivo di essere di questo sequel è tutto nella seconda parte, quella dell'orrore e del sangue. Se poi Roth voleva abbozzare un discorso politico sull'incrudelimento di una società che sembra aver tradotto il libero mercato in una compravendita che non risparmia esseri umani, pur di permettere di lucrare a chi può, ci farebbe piacere che senso ha la vendetta finale dell'unica sopravvissuta del trio di ragazze protagonista, visto che la stessa si adatta a far parte di un sistema osceno. Detto questo, tanti ringraziamenti per la grossolana ottica con cui ci dipinge Roth, un'Italia in cui si parla un italiano esageratamente scandito da interpreti non di casa nostra, le sole scritte sui muri sono "Vaffanculo" ( a chi? c'è mica passato Grillo??), e molti cantano "Faccela vedè..eccetera", e l'idea dell'adescamento di peccatori in buona fede per portarli al macello l'ha avuta , ad esempio, prima di lui Collodi con l'Omino di Burro e il Paese dei Balocchi. Do you understand?
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