Regia di Julie Lipinski vedi scheda film
Adesso anche i francesi si danno alla commedia nuziale, categoria ampiamente battuta dal cinema anglosassone contemporaneo, e bisogna dire che ci si buttano con garbo, brillantezza e un pizzico di cinismo tutto europeo. La giovane Julie Lipinski, trentacinquenne di Nizza al suo esordio nel lungometraggio, ci racconta in Finché nozze non ci separino la tragicomica epopea di Lola e Arthur. I due sono una coppia ben assortita, si amano e vivono il loro amore senza costrizioni finché Lola non spinge il suo fidanzato a sposarla. È allora che i sogni di un matrimonio alternativo e romantico in un'isola caraibica si scontrano con difficoltà economiche e convenzioni sociali che portano i due all'esasperazione e, quasi, alla rottura. Il film della Lepinski ripercorre in maniera sufficientemente tradizionale i canoni del genere ma mantiene, soprattutto in fase di sceneggiatura, un simpatico cinismo di fondo, un'asprezza che preserva dalla melassa che troppo spesso, in questo genere di film, viene riversata. E seppur invischiata in una messinscena troppo banale, la regista riesce a inventare qualche situazione divertente allontanando noia e situazioni già viste anche grazie alla naturale simpatia dei due protagonisti.
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