Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film
Quattro storie di quarantenni, quattro relazioni sentimentali differenti, ma accomunate dalla loro fragilità.
Gianluca Maria Tavarelli, già autore di quattro pellicole per il grande schermo, veniva da un lavoro televisivo dichiaratamente impegnato, Paolo Borsellino (2004), con protagonista Giorgio Tirabassi; confermandolo e chiamando al suo fianco, in un cast corale, una serie di attori in buona parte – ma non solo – di estrazione televisiva, il Nostro dà vita a questa opera agrodolce, né dramma né commedia espressamente, che funge da affresco generazionale. L’obiettivo sono i quarantenni italiani contemporanei e le loro relazioni sentimentali fragili o addirittura fallimentari: tutt’altro che semplice da inquadrare e in effetti Non prendere impegni stasera non centra sempre il bersaglio, pur allo stesso modo non seminando danni. La sceneggiatura dello stesso regista incastra fra loro quattro narrazioni in parallelo, che vedono come protagonisti una manciata di figure irrisolte ed emblematiche di una crisi in atto; psicologicamente però non tutti i ritratti risultano approfonditi a dovere e il rischio di fare del bozzettismo, di raccontare per sommi capi e stereotipi vari cercando più l’emozione che la credibilità, la concretezza della storia è sempre dietro l’angolo. Altri interpreti: Luca Zingaretti, Paola Cortellesi, Donatella Finocchiaro, Alessandro Gassman, Francesca Inaudi, Micaela Ramazzotti, Valerio Binasco, Rocco Papaleo e Giuseppe Battiston. La fotografia è di Roberto Forza, a sostegno di una confezione apprezzabile con produzione Valsecchi-Taodue; Tavarelli a questo punto imboccherà la strada del piccolo schermo e la sua successiva regia per la sala arriverà solamente 8 anni più tardi con Una storia sbagliata (2014). 3,5/10.
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