Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film
[Recensione scritta al tempo di Venezia 63: film già dimenticato]Con tutto il rispetto per Tavarelli... ma basta. Ma basta cercare di voler raccontare la vita delle persone, nelle loro gioie e nelle loro sofferenze, con una sceneggiatura scritta malissimo! Vari personaggi, varie storie che ovviamente s'intrecciano. Ok, il punto di partenza è quello di Cuori di Resnais. Sì, scusate il paragone, adesso mi autoflagello, ma era solo per far vedere come viene sviluppato questo stesso punto di partenza non originalissimo: col film di Resnais si ride e si prova una strana sensazione di solitudine, e la regia è fantastica nel saperci trasmettere tutto questo; il film di Tavarelli abusa di luoghi comuni, sfiora il ridicolo in certe scenette, delinea macchiette da soap di seconda serata e non ci dice niente. Vuole raccontare l'Italia, ma racconta l'ennesima Italietta. Che non è quella de Il caimano, ma è quella della tv. Tra momenti ovviamente comici (alcuni, sinceramente, anche riusciti) e momenti drammatici, si arriva stanchi ad una fine ridicola e risaputa. E l'epilogo vorrebbe sposare la poesia, senza riuscirci. Sprecato il ricco cast. Voto: 3
Già dimenticata.
Secondo voi?
Sprecata.
Mah!
Ha fatto di meglio!
Anche lui sprecatissimo.
Che dire? Sprecata, ovviamente!
Il suo personaggio è ridicolo.
Buuu!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta