Regia di Aldo Lado vedi scheda film
Davvero un'immersione avvincente nel B movie tricolore "di qualità". Avvicinato alle produzioni coeve di Dario Argento, il film di Lado non ne percorre affatto le traiettorie, indirizzandosi invece sul mistery esoterico, che evita le trappole dello splatter e del gore a vantaggio di una proficua e ben argomentata avventura nelle viscere dell'alta borghesia praghese. Ottimi scenografia, fotografia e regia (si fa notare la sequenza in cui Jean Sorel evita i pieni di luce crogiolandosi nei "vuoti" di buio all'interno del Circolo degli orrori); peccato per alcuni vuoti di sceneggiatura (il finale appare abborracciato e prematuro), compensati, peraltro, dall'avvincente struttura narrativa, centrata sulle percezioni di un morto-"non morto" (o meglio di un non morto dato per morto).
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