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Buio Omega

Regia di Joe D'Amato vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Buio Omega

di undying
9 stelle

Uno dei titoli horror italiani più estremi realizzato da Massaccesi, regista qui ispirato da un soggetto già tradotto sullo schermo da Mino Guerrini. Una straziante e dolorosa storia di amore a morte, con contorno di grida, sangue e tenebre...

 

scena

Buio Omega (1979): scena

 

Francesco (Kieran Canter) è un giovane tassidermista costretto, suo malgrado, a soffrire per un'insanabile ferita: Anna (Cinzia Monreale), la sua ragazza, giace in fin di vita in un letto d'ospedale. Quando la morte raggiunge Anna (forse complice un sortilegio lanciato dalla più matura e gelosa governante Iris) Francesco inizia a compiere gesti insani, trafugando dalla bara il corpo inanimato della giovane amata per poi imbalsamarlo. Lo stato di totale perdimento e di delirio procede inarrestabile in Francesco, quando questo si ritrova ad uccidere prima una autostoppista straniera testimone dei suoi rituali necrofili, quindi, senza alcun motivo, una sportiva che mentre pratica jogging subisce uno strappo muscolare. Quando Iris (Franca Stoppi), complice e interessata amante, convince Francesco a prenderla in sposa, l'arrivo della sorella gemella di Anna e di un impresario di pompe funebri (che sta indagando) mette la coppia di perversi conviventi l'uno contro l'altra.

 

Kieran Canter, Cinzia Monreale

Buio Omega (1979): Kieran Canter, Cinzia Monreale

 

"Neanche la morte ci separera'". (Francesco / Kieran Canter)

 

"... non dovevi venire qui, non dovevi entrare... questa casa è maledetta!" (Iris / Franca Stoppi a Teodora)

 

"Signore e Signori, se siete facilmente impressionabili, vi consigliamo di non assistere a questo spettacolo. Se, al contrario, vi piacciono le emozioni violente... allora questo film è per voi." (Dal trailer ufficiale)

 

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Buio Omega (1979): scena

 

Nel 1966 Giacomo Guerrini scrive (assieme a Piero Regnoli) e dirige un thriller interpretato da Franco Nero: Il terzo occhio. Quello stesso soggetto viene ripreso da Massaccesi nel 1979 e tradotto in una più esplicita e crudele versione affidata (in sceneggiatura) a Ottavio Fabbri. Con il supporto d'una efficace colonna sonora composta dai Goblin (all'epoca al top della celebrità grazie a Dario Argento) e con la felice intuizione di ambientare la storia in Trentino Alto Adige (tra suggestive e contrastanti location composte da stradine di montagna e rigogliosa vegetazione), Aristide Massaccesi realizza il primo horror di una riuscita trilogia (seguono a distanza di breve tempo Antropophagus e Rosso sangue). Tralasciando le evidenti similitudini che accomunano i generi estremi frequentati dal regista (non a caso firma la direzione come Joe D'Amato) - ovvero l'erotismo sconfinante nel porno ed il thriller con derive splatter - sorprende in questo specifico contesto l'ottimo risultato ottenuto sul piano visivo grazie a una cinematografia curata e affascinante. Massaccesi si pone più volte alla ricerca di punti macchina che siano in grado di celare l'atto estremo del taglio o del sezionamento dei corpi, in favore di un più accentuato effetto di suggestione. In tal modo lo spettatore ha la convinzione di assistere a più di quel che realmente appare sullo schermo. Beninteso: non si scherza di certo in fatto di violenza e la visione del film è più che sconsigliata ai deboli di stomaco o agli animi sensibili, ma a colpire lo spettatore è soprattutto il clima funesto, desolante, macabro e pur in antitesi - romantico che predomina dall'inizio sino all'allucinante finale.

 

scena

Buio Omega (1979): scena

 

Buio Omega (titolo azzeccatissimo, per il suo riferimento all'ultima lettera dell'alfabeto greco) può contare inoltre sulla prestazione "alienata" di Kieran Canter, attore (poi prestato all'hard) dai glaciali occhi celesti che incute ben più timore del personaggio precedentemente interpretato da Franco Nero (nel già citato Terzo occhio) e sulla performance immersiva sostenuta dalla bella (e brava) Cinzia Monreale, costretta a recitare nei panni di cadavere per quasi tutta la durata del film. Film che trasuda passioni umane profonde, affetti, ripicche e insolite pulsioni: una storia d'amore che supera le barriere della morte. Una storia d'amore che inizia con un sussurro ("Voglio fare l'amore prima di morire" sentenzia a Francesco, con bassa voce, la moribonda Anna), e finisce con un grido dall'Aldilà (quello di Teodora, che ritorna nel mondo dei vivi). Dopo una serie di vicissitudini censorie (con rimozione, per la versione destinata alle sale, della scena in cui Francesco offende, prendendolo a morsi, il cuore di Anna) il film viene lanciato con un'apocrifa frase pubblicitaria, stampata sui manifesti cinematografici ed attribuita ad Alfred Hitchcock  ("Solo a pensare a questo film mi vengono i brividi"), senza ottenere particolare riscontro di pubblico. Un insuccesso commerciale destinato a ripetersi nel 1987, quando viene ridistribuito nelle sale cinematograficache con il nuovo titolo di In quella casa... Buio Omega. Con il passare del tempo, invece, e con l'emergere delle molte citazioni inserite da Massaccesi (con riferimenti al film di Riccardo Freda, L'orribile segreto del dott. Hichcock e al più celebre Psycho) Buio Omega ha acquistato maggior rispetto critico. Merito anche all'ottimo lavoro di approfondimento e recupero effettuato sulle pagine di Amarcord e Nocturno, svolto da recensori più onestamente sinceri e meno legati ai "dogmi" che impongono "valutazioni di classe" (intese come di nicchia, ermetiche) quindi prevenute e - spesso, pur se ufficiali - ingiuste.

 

Kieran Canter, Cinzia Monreale, Anna Cardini

Buio Omega (1979): Kieran Canter, Cinzia Monreale, Anna Cardini

 

Citazione 

"Corpo di vacca, sangue di baldracca. Corpo dentro un letto, sangue maledetto. Corpo in una tomba, non farà più ombra. Corpo di una morta, la vita ti andrà storta. Se dritta vuoi che vada, devi seguir la strada. La strada della vita. E se ti è ancora cara, porta pace nella bara."

 

Kieran Canter, Cinzia Monreale

Buio Omega (1979): Kieran Canter, Cinzia Monreale

 

Curiosità

"(Nel film Buio Omega) la scena che scioccò tutti era quella dell’imbalsamazione: era così realistica che pensavano che avessimo filmato una vera autopsia. Si faceva per finta, invece, ma quello che si vedeva era carne vera: l’avevamo comprata da un macellaio, erano soltanto interiora di animali, con l’aggiunta del cuore di una pecora. L’effetto era molto realistico, vero?"  (Aristide MassaccesiSparate sul regista! a cura di Alberto Farina).

Durante la sequenza delle incisioni sul corpo nudo (e cadaverico) di Anna -incriminate di derivare da una vera autopsia-  le realistiche scene dei tagli sono state fatte utilizzando cotenna di maiale, dietro suggerimento dato al regista dall'effettista Giannetto De Rossi

 

Sulla colonna sonora 

Il buon lavoro dei Goblin, che alternano brani heavy e ritmati con più pacate melodie melanconiche e a base di vocalizzi, è stato riproposto (con modiche rettifiche) anche nel film fantascientifico di Luigi Cozzi: Contamination (1980).

 

Cinzia Monreale

Buio Omega (1979): Cinzia Monreale

 

Per la recensione si è preso visione dell'edizione in Dvd targata Next (MHE) curata da Nocturno Cinema. Il film è proposto in versione restaurata nel formato 1.78:1 con chiara e pulita traccia audio. La durata si ferma a 1h30m22s. Tra gli extra il documentario di 15 minuti Omega syndrome, con interventi di Cinzia Monreale (sempre più bella con il passare del tempo) e Anna Cardini (la ragazza sportiva azzannata alla gola da Francesco).

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