Regia di Don Siegel vedi scheda film
Poliziesco fondamentale ispirato al caso Zodiac è uno dei migliori risultati della coppia Siegel/Eastwood in cui la caccia al maniaco dell'ispettore Callaghan è ammantata ed esposta con venature inquietanti che sconfinano nell'horror e l'effetto è anche più accentuato dalla colonna sonora di Lalo Schifrin piena di cori femminili oserei dire malefici da farli sembrare richiami di sirene nascoste non fra gli scogli ma tra gli edifici e gli anfratti di una San Francisco tentacolare e pericolosa tanto il giorno quanto la notte.
Harry Callaghan è un ispettore dal soprannome scomodo, "Dirty" che può essere tradotto facilmente in sporco o porco se preferite e il suo nuovo gemello Chico sembra in un primo momento avvalorare la seconda traduzione da me citata quando lo salva da un tentativo di linciaggio di un gruppo di animali notturni che lo hanno colto a spiare una coppia intenta a copulare, ma il tutto era imposto dalla professione e dopo qualche giorno insieme a Callaghan sulle strade di San Francisco si rende conto che la sfumatura più adatta del suo soprannome è proprio sporco e non perchè lo sia lui personalmente ma perchè gli viene sovente assegnato il lavoro sporco che il suo dipartimento fa fatica a lavare.
Il caso Scorpio è uno di questi ed Harry Callaghan non può esimersi dal dare la caccia ad un maniaco sadico e masochista che ha il volto di un inquietante Andy Robinson tanto placido e tranquillo nella vita reale quanto repellente e brutale in questo film: dichiarò che rivestire questi panni non gli fu congeniale ma il suo Scorpio è un personaggio riuscitissimo e pane adatto per il palato di Callaghan, oltre a ciò c'è da notare una notevole somiglianza con Malcom McDowell in Arancia Meccanica soprtattutto con il cerotto sul naso nelle scene finali.
La trama è sviluppata da Siegel con notevole inventiva registica e parecchi tocchi di classe che rimangono impressi fra le inversioni di punti di vista fra preda e predatore come nella lunga sequenza della consegna del riscatto per la ragazza rapita, una corsa a perdi fiato per Callaghan manovrato dai fili su di lui fissati da Scorpio che conduce il gioco fino all'esplosione di violenza sotto una incombente croce gigante in una notte buia come l'inferno dove Callghan incotra più di un animale notturno fra i quali Scorpio è il più pauroso e pericoloso con il passamontagna rosso sangue.
Il prosieguo nello stadio vuoto è un'altra grande trovata conclusa con un dolly da elicottero fissato sull'ispettore e il suo inseguito davvero di gran classe.
La trama sembra un po' forzata nel momento in cui Scorpio viene rilasciato nonostante una montagna di indizi a suo carico come il buco sulla gamba causato dal coltello di Callaghan e il fucile a pompa utilizzato per le sue malefatte ma si riscatta nell'ultimissima scena che si riallaccia all'overture dove Callaghan gioca d'azzardo con il rapinatore ferito chiedendogli se ha ancora un colpo in canna per ucciderlo, se contate bene vi accorgerete che effettivamente i colpi sparati sono sei ma uno è esploso fuori campo e si ode solo lo sparo, nel confronto finale con Scorpio invece Callaghan non prende rischi e ricarica la sua infallibile 44 Magnum ma con questo stratagemma può effettivamente smentire le ridicole insinuazioni mosse dai capoccia del suo dipartimento per i quali è un poliziotto violento che abusa spesso dei poteri a lui conferiti con inutili esplosioni di violenza ed è in realtà quello che Siegel per bocca sua ci vuole dire ovvero che il fuoco si combatte col fuoco e che i cattivi non si possono far diventare buoni con la cura Ludovico o squisite bis-bistecche.
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