Regia di Don Siegel vedi scheda film
L'ispettore Harry Callahan (assurdamente trasformato in Callaghan nella versione italiana), poliziotto dai metodi spicci, ma efficaci, deve affrontare la terribile minaccia del criminale Scorpio, che ricatta la città di San Francisco, nascondendosi beffardamente tra le maglie di una legislazione troppo garantista. Il cattivone non ha fatto però i conti con la regola aurea del cinema anni 70 (Fantozzi docet), secondo la quale, a furia di tirare la corda, la polizia s'incazza... figuriamoci Callahan.
Il capostipite di tutti i poliziotti brutali (e, in quanto tale, padre putativo del poliziottesco nostrano) e il primo episodio della celeberrima saga di Harry Callahan, in un indimenticabile culto firmato dal dinamico duo Siegel-Eastwood, stracolmo di tutta la violenza, il sadismo e l'umorismo nero che è lecito attendersi da simili prodotti. Afflitto per decenni dalla vexata quaestio, inevitabilmente figlia delle divisioni ideologiche dell'epoca, sulla presunta matrice fascista della figura del poliziotto tutto d'un pezzo, in realtà Il Caso Scorpio è solo un'opera popolare e populista (in senso buono), nella quale la realtà è divisa in maniera manichea e rassicurante, in buoni e cattivi... e i buoni, vivaddio, vincono sempre.
Grandiosa la regia di Don Siegel, un monolite Clint Eastwood, molto convincente Andrew Robinson nel ruolo del villain e ottimi tutti i comprimari. Punte di eccellenza per la colonna sonora di Lalo Schifrin.
Nel suo genere, un capolavoro: 9/10.
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