Regia di Don Siegel vedi scheda film
Devo dire che mi è piaciuto molto, più del previsto. Da un Siegel piuttosto tardo, mi aspettavo un film cinico e crudo, magari troppo per i miei gusti, ma non mi è sembrato così. Certo, non mancano l'amarezza e un certo pessimismo, ma il cinismo ne è molto lontano. C'è anche qualche scena di violenza, ma anche questa non è eccessiva e compiaciuta (se lo dico io potete credermi). Il personaggio del protagonista, un duro dal cuore tenero, è molto bello e umano, ricco di sfumature psicologiche, accennate ma profonde. Incredibilmente il Mereghetti annota che il film ne è privo; altroché privo! La lotta tra il polziotto e il maniaco adombra neanche troppo da lontano la lotta tra bene e male, e il regista devo dire che rappresenta bene soprattutto il secondo. Esso, incarnato dal ricercato, non potrebbe essere più odioso e repellente: è sadico (come annota lo stesso protagonista), superbo, saccente, sfida e si beffa di chi gli dà la caccia. I suoi delitti sono i più agghiaccianti e crudeli: una bella ragazza che nuota in piscina, un povero negretto, un'innocente adolescente, e per poco anche un prete subito dopo aver celebrato la messa. Le accuse di fascismo che sono state fatte al film sono ridicole: per certe persone il poliziotto deve essere per forza cattivo e picchiatore, mentre il delinquente quasi simpatico, che lotta giustamente contro "il sistema"; in più la "violenza" della polizia è sempre da condannare a priori, anche se in tal modo il delinquente rimane a piede libero e può uccidere ancora. A proposito, spesso sono le pastoie legali a proteggere i delinquenti, e coloro che le usano (quelli sì) per prendersela con i furfantelli e lasciare indisturbati i grandi criminali.
Alcuni momenti sono un po' toccanti, come quando visita l'amico in ospedale e parla della defunta moglie.
Secondo me il finale è molto bello, e il protagonista fa la scelta giusta, cioè uccide uno che altrimenti avrebbe ucciso lui e chissà quanti altri ancora. E il malvagio resta sadico e strafottente fino alla fine.
Si poteva (tentare di) tradurre il titolo originale, invece che mettere quell'altisonante titolo italiano. La traduzione "Harry la carogna" che compare nei dialoghi è però forse disutibile. Carogna è una parola orribile in italiano, è forse l'isulto peggiore di tutti, che non si addice al protagonista. Si potrebbe tradurre con "sporco e rude" o "duro e rude". Si accettano suggerimenti.
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