Regia di Don Siegel vedi scheda film
Benvenuti negli anni settanta, non è più tempo di pace, amore, buone vibrazioni e buone sostanze ( chimiche e non ). San Francisco non è più luogo e rifugio per gli hippies di tutto il mondo, è diventata una città violenta. Clint Eastwood interpreta qui un personaggio veramente suo, forse meno famoso dello straniero senza nome, ma sicuramente più vicino alle sue idee politiche. Il nostro ha sempre affermato infatti di non condividere le idee libertarie e garantiste nei confronti di criminali e assassini ed aggiunge anche che anche i più grandi promotori dei diritti civili e della democrazia nel momento in cui vengono toccati da vicino da episodi delittuosi perdono le loro certezze. Sono d'accordo con il vecchio clint, siamo tutti garantisti finchè non vengono toccati i nostri diritti, dopo diventiamo forcaioli. Per questo motivo non posso accettare la critica rivolta a questo film, spesso rivolta anche al cinema di peckinpah, di essere cinema fascista.La violenza che Callaghan usa contro scorpio nasce da un fatto privato, individuale, cioè nasce dal trauma causato dal non aver potuto evitare la morte della moglie a causa di un rapinatore. la violenza di Callaghan non può essere fascista perchè non è sociale , ma nasce come effetto di tale trauma e si proietta fuori senza nessuna connotazione politica o discriminazione sociale. Il film è diretto da un regista di sinistra come Don Siegel ( altro elemento che esclude il fascismo dell'opera) che è soprattutto il regista che più di ogni altro ha influenzato il nostro Clint. lo stile è asciutto, senza fronzoli, è sparita l'ironia leoniana e la città diventa periocolosa ad ogni tetto di palazzo.in definitiva uno dei film polizieschi più importanti con una fotografia sporca e imperfetta da cinema di serie b.
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