Regia di Don Siegel vedi scheda film
Che bellezza. Questi film anni 70 ( ma pure 80), questi polizieschi, dove non c'è moralismo d'accatto, dove non ci sono messaggi da imporre, dove non c'è nulla di forzatamente politicamente corretto ( dal femminismo alla difesa del cucciolo di foca). Dove non ci sono arzigogoli psicologici o onanismo mentale da parte di chi le scrive le storie e le propone. C'è un poliziotto, Callaghan, apparentemente senza un domani, con lo sguardo di ghiaccio, che vuol solo fare giustizia e liberarci dal male, passando sopra la burocrazia e la "salvaguardia" del cattivo, quando il cattivo la salvaguardia non la merita nemmeno un po'. I buoni che son talmente buoni da rasentare l'idiozia alla fine vengono messi a tacere. Coi loro metodi non si va lontano, non si sfiora nemmeno l'ombelico del nemico. E quindi ecco lui, Callaghan, un Clint Eastwood sublime che risolve tutto, non con un filo di rassegnazione, perché anche lui in fondo vorrebbe salvarsi e salvare. Peccato che dopo Callaghan non ci sia più stato un poliziotto così. Oggi sarebbe impossibile riproporlo, in questo mondo totalmente distorto e alla deriva.
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