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Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!

Regia di Don Siegel vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!

di axe
8 stelle

Uno spietato Killer ricatta la città di San Francisco, pretendendo una grande somma di denaro per cessare la propria condotta criminale, la quale consiste nell'uccidere, con un fucile di precisione, ignari cittadini. Le indagini su "Scorpio", così è soprannominato l'assassino, sono affidate all'ispettore Callaghan, detto "Harry La Carogna", in virtù dei metodi, violenti e subdoli, che utilizza per confrontarsi con l'antagonista del momento. Il duro uomo di legge prende subito l'iniziativa, ma i suoi sforzi sono ostacolati dai molti lacci e lacciuoli imposti dalle leggi e, soprattutto, dalle persone responsabili delle loro applicazioni. Primo di una serie di film dedicati al personaggio dell'Ispettore Callaghan, l'opera in esame è un poliziesco di forte impatto, violento e pessimista. Lo scontro tra il protagonista ed il killer procede in parallelo con la contrapposizione tra due modi d'intendere la giustizia. Di fronte al dilagare del crimine nell'area urbana - evento lasciato ben comprendere allo spettatore sia da quanto mostrato, sia dai racconti dei vari personaggi - la politica e le alte istituzioni non reagiscono con la determinazione necessaria a fronteggiarlo. Consapevoli di dover rendere conto ad un'opinione pubblica ondivaga ed ipocrita, i loro rappresentanti si riuniscono in sterili conciliaboli; affidano il lavoro "sporco" a chi è in grado (ha il fegato) di farlo, salvo poi intralciarlo, minacciarlo, bloccarlo, appellandosi agli strumenti offerti dal diritto. La lotta è impari. I criminali ne' si attengono a prescrizioni giuridiche, ne' hanno limiti morali. Le istituzioni potrebbero colmare il dislivello impegnando un maggior numero di risorse, o mostrando maggior decisione, ma non fanno ne' l'una ne' l'altra cosa. A tutto ciò, il determinato ed impavido ispettore, uomo cinico, avvezzo alla violenza, interpretato da un Clint Eastwood in gran forma, non vuol sottostare. La negatività del personaggio di "Scorpio" (Andrew Robinson), dallo sguardo ardente di lucida follìa, avido, in grado di sfuggire agli inquirenti ed ingannare gli interlocutori con un aspetto innocuo, è tale da spingere Harry Callaghan a mettere in gioco la propria carriera pur di fermarlo. Il suo avversario si accanisce con vigliaccheria contro i deboli; donne, ragazze, preti, bambini, membri fragili di una multiforme collettività non adeguatamente protetta. Sa sfruttare le "morbidità" dello stato di diritto, non solo per non pagare per le proprie colpe, ma anche per contrattaccare. Il protagonista gl'impedisce di portare a termine il proprio disegno criminoso; fa giustizia in modo elementare e selvaggio, poi ... sia quel che sia. il racconto è ambientato a San Francisco e dintorni; sono evidenziati il benessere del territorio, ma anche una forte disparità sociale. La struttura del film è molto comune. Inizialmente ci è presentato il contesto sociale; l'insicurezza per le strade è palpabile. In un quadro già poco rassicurante, l'azione di "Scorpio" desta un tale allarme da render necessario l'intervento di uno "specialista", Harry Callaghan, al quale è affiancato un compagno di ben altri modi ed indole, probabilmente al fine di moderarlo. L'ispettore prende immediatamente l'iniziativa, conducendo un'indagine serrata, immedesimandosi nel serial killer, tentando di anticiparne le mosse, scontrandosi direttamente con lui e portando la dura lotta tra i due al centro della narrazione; l'epilogo mostra la fine di "Scorpio", ma non c'è soddisfazione in ciò per il protagonista; egli è consapevole che comunque dovrà pagare per quanto ha fatto. Il ritmo del film è sostenuto; qualcosa del passato del protagonista è raccontato qua e là, mentre del killer si sa poco o nulla. Uno dei tanti figli malati di una comunità in decadenza, molto ben descritta da quest'opera di Don Siegel, maestro del genere, in grado di conciliare tensione ed intrattenimento con analisi sociali profonde ed animate da intenso pessimismo.

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