Stella, moglie di un illustre psichiatra, si ritrova a vivere nei pressi del manicomio diretto dal dottor Peter Cleave a causa del nuovo lavoro del marito. Conosce così Edgar Stark, un artista affetto da una patologica forma di gelosia psicotica che anni prima lo ha portato a uccidere la moglie. Tra i due scoppia un'attrazione fatale.
Note
Oltre che sulla sceneggiatura (asciutta, scarna di parole, tutta giocata sull'interiorità) e sulla misura di una regia contenuta che non si abbandona a ghirigori ed eccessi decorativi, il film poggia su due interpreti magnifici: Natasha Richardson, enigmatica, fragile e dura come sa essere sua madre (Vanessa Redgrave), e Ian McKellen, la quintessenza dell'ambiguità nella parte di Cleave.
Trasposizione abbastanza fedele dell'omonimo libro di Patrick McGrath. Come per il libro, anche qui non si viaggia su grande ritmo e imprevedibilità della trama.
Una donna sposata inizia una relazione pericolosa con un paziente del marito chiuso in manicomio che in passato ha ucciso la moglie. Da un romanzo di un Patrick McGrath, un film discreto, senza infamia né lode, che si fa guardare. Voto 6/10.
il film, senza insistere troppo sulla presenza destabilizzante dei pazienti e giocando soprattutto sull'atmosfera, ci introduce in un universo di lucida follia che mina dalle fondamenta proprio quel presunto equilibrio di normalità che viene invece mimato e riproposto dal personale del manicomio. Splendidi gli interpreti.
Drammone a sfondo sessuale dove niente funziona a partire dagli attori. La protagonista, espressiva come un pesce lesso, da il meglio di se a gambe aperte e ho detto tutto.
"lo shock passerà e verrà sostituito da 1 dolore devastante,kon il tempo scenderai a patti kon quello ke hai fatto e t assalirà una tristezza infinita,e quella tristezza resterà kon te x il resto della vita"…tutto dannatamente vero.
ho letto il libro parecchio tempo fa e ricordo che mi aveva emozionato piu' del film che comunque mi è piaciuto. Unica cosa; forse avrei dato maggior risalto al climax drammatico della protagonista che mi sembra di ricordare fosse piu' intenso.
Siamo agli inizi degli anni cinquanta, Stella Raphael, la compianta Natasha Richardson,è la moglie di uno psichiatra ambizioso, ma arido sul piano affettivo, neopromosso alla carica di vicedirettore del manicomio di Broadmoor, nei pressi di Londra. Stella è sostanzialmente sola, fatica ad integrarsi nel club delle consorti dei professionisti, d'altra parte non trova sponda… leggi tutto
Come ben sappiamo, Follia (Asylum in originale) è tratto dal romanzo omonimo di Patrick McGrath pubblicato in Italia da Adelphi, uno straordinario successo editoriale di qualche anno fa.
La trasposizione cinematografica che ne ha fatto David Mackenzie riesce a restituirne perfettamente il clima, lavoro tutt’altro che facile considerata la complessità del testo di… leggi tutto
Dai commenti entusiastici capisco che la maggior parte di coloro che hanno amato questo film è sostanzialmente perché hanno amato il romanzo. Ora, siccome sono nata di piedi e quindi al contrario, ho trovato solo un caso in cui un film tratto da un romanzo mi sia piaciuto ovvero "Il nome della rosa", ma la verbosità di Eco è veramente… leggi tutto
Lessi ogni bene del libro che però mi deluse. Quando ho scoperto che ne esisteva anche una versione cinematografica e ho visto Ian McKellen in locandina ho osato sperare che la sua presenza potesse alzare l'asticella. Così è stato. È proprio il suo personaggio quello che fa la differenza nella pellicola e che si stacca in maniera forte dall'originale letterario. Se…
Siamo agli inizi degli anni cinquanta, Stella Raphael, la compianta Natasha Richardson,è la moglie di uno psichiatra ambizioso, ma arido sul piano affettivo, neopromosso alla carica di vicedirettore del manicomio di Broadmoor, nei pressi di Londra. Stella è sostanzialmente sola, fatica ad integrarsi nel club delle consorti dei professionisti, d'altra parte non trova sponda…
Dai commenti entusiastici capisco che la maggior parte di coloro che hanno amato questo film è sostanzialmente perché hanno amato il romanzo. Ora, siccome sono nata di piedi e quindi al contrario, ho trovato solo un caso in cui un film tratto da un romanzo mi sia piaciuto ovvero "Il nome della rosa", ma la verbosità di Eco è veramente…
Ho amato molto il romanzo, intenso, terribile, dove la passione e la malattia si intersecano e scoppiano in tragedia, lasciando morti sul cammino della storia. Patrick Mcgrath da romanziere raffinato e crudele, va in fondo alla psicologia di Stella e la ama alla "follia", come noi lettori. Il film, da parte sua, pur con tutti suoi pregi formali, non riesce a raggiungere, come spesso accade da un…
Definizione di Amore Folle: riempirsi dell’altro fino a non lasciare alcuno spazio per se stessi; la fusione totale, fisica e mentale, di due esseri umani; l’amore assoluto e proprio in quanto tale…
Film in cui vi sono dei personaggi che ricevono, o hanno ricevuto, delle cure psichiatriche. Io amo questo genere di film! Ve li consiglio e spero di leggere commenti su questa playlist per parlare di questi film, di…
Lolite e nonite; relazioni tra individui di razze diverse in nazioni e periodi dove la cosa dava scandalo; matrimoni impossibili tra persone di diversa religione o di diverso censo; storie di omosessualità in…
ero tentato dal voto massimo ma sono torato diligentemente su un 4 stelle abbondante. Un film straordinario, splendidamente interpretato da una Richardson al ghiaccio bollente, algida e smarrita al tempo stesso. Lo scenario un manicomio inglese, l'incontro fatale fra una donna alla ricerca dell'uomo ideale che il destino costantemente le nega e uno psicopatico reo di aver ucciso la moglie…
Come ben sappiamo, Follia (Asylum in originale) è tratto dal romanzo omonimo di Patrick McGrath pubblicato in Italia da Adelphi, uno straordinario successo editoriale di qualche anno fa.
La trasposizione cinematografica che ne ha fatto David Mackenzie riesce a restituirne perfettamente il clima, lavoro tutt’altro che facile considerata la complessità del testo di…
buon film sicuramente. ottima regia, buone interpretazioni. "Fraseggi" firse troppo spesso brevi che servono si a colpire lo spettatore con ripetute stilettate ma alla lunga fanno perdere per strada la psicologia per altro ben costruita dei personaggi.
Dolore e sofferenza, ma occasionalmente anche genio e sregolatezza. Il cinema di denuncia, politico e sociale, ha soprattutto usato la messa in scena del disagio per attaccare le istituzioni e i metodi di cura. Ma non…
Un film disturbante,che scava in molte nostre inquietudini.Cammina sul bordo,sul confine tra follia e lucidità,bontà e cattiveria.Forse anche una metafora sul potere della manipolazione della realtà,uno dei più forti e invisibili oggi.
Perennemente in equilibrio sulla linea di confine che separa la ragione dalla follia, la serenità dallo sgomento. Equilibristi dilettanti, sempre in procinto di cadere; e se l'amore attraversa la strada non aiuta di…
Vorrei omaggiare questa attrice (Londra, 11 maggio 1963 - New York, 18 marzo 2009), deceduta purtroppo ieri sera in seguito a complicazioni causate da una banale caduta a lezione di sci in Canada. Era figlia di Vanessa…
VOTO : 6+.
Non sapevo bene quante stelle dare, così nel dubbio, mi son messo a metà strada e gli dò tre stelle, dato che fino ad adesso i pareri si son divisi nettamente tra pro e contro.
Invece secondo me il film ha elementi pregevoli a favore, ma pure particolari non proprio riusciti.
A favore un clima torbido e morboso, poche parole e tanti accadimenti in un crescere estremamente…
Materia oscura per eccellenza, deviazione dall'altro. Il tradimento è maschera, è vigliaccheria, è doppiezza. E spesso, quanto più è atroce, tanto più è spettacolare. Proviamo allora a metterli in fila tutti…
Follia è un film in apnea. Come il piccolo figlio di Stella e Max, riemerso privo di vita dalle acque gelide e ricattatorie di un fiumaciottolo, si rinviene dalla visione in uno stato di inquietudine cerebrale ai limiti dell’alienazione mentale. Se da un lato non si può non evidenziare la palese ricostruzione illustratrice (senza mai cadere nel calligrafismo) cara alla buona…
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Commenti (15) vedi tutti
Trasposizione abbastanza fedele dell'omonimo libro di Patrick McGrath. Come per il libro, anche qui non si viaggia su grande ritmo e imprevedibilità della trama.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloUna donna sposata inizia una relazione pericolosa con un paziente del marito chiuso in manicomio che in passato ha ucciso la moglie. Da un romanzo di un Patrick McGrath, un film discreto, senza infamia né lode, che si fa guardare. Voto 6/10.
commento di alexio350Melodramma familiare. Modesta trasposizione di un discreto romanzo di McGrath. Temi non originali, buona la prova attoriale
leggi la recensione completa di Furetto60Inizia con la noia, prosegue con il fastidio. Ma poi peggiora.
leggi la recensione completa di Psychomammail film, senza insistere troppo sulla presenza destabilizzante dei pazienti e giocando soprattutto sull'atmosfera, ci introduce in un universo di lucida follia che mina dalle fondamenta proprio quel presunto equilibrio di normalità che viene invece mimato e riproposto dal personale del manicomio. Splendidi gli interpreti.
commento di (spopola) 1726792profondo, grande film.
commento di stokaiserUn piccolo grande film con un'attrice sontuosa che purtroppo non c'è più e che lascia un profondo senso di turbamento e inquietudine. B
commento di leporello72film strano ma ben fatto :da guardare
commento di danandre67Deprimente e noioso
commento di fornaroloFilm sgradevole, improbabile, artificioso, rivolto alla sensazione ad ogni costo privo di sostanza. Insostenibile lei, patetico lo psichiatra
commento di giannixyTriste film sulla morbosità associata, in vario modo, all'ambito psichiatrico. Brutta la recitazione di alcuni degli interpreti.
commento di OGMDrammone a sfondo sessuale dove niente funziona a partire dagli attori. La protagonista, espressiva come un pesce lesso, da il meglio di se a gambe aperte e ho detto tutto.
commento di Tex MurphyORA ho letto il libro, e metabolizzato il film… li consiglio tutti e due!
commento di bebe84"lo shock passerà e verrà sostituito da 1 dolore devastante,kon il tempo scenderai a patti kon quello ke hai fatto e t assalirà una tristezza infinita,e quella tristezza resterà kon te x il resto della vita"…tutto dannatamente vero.
commento di howlho letto il libro parecchio tempo fa e ricordo che mi aveva emozionato piu' del film che comunque mi è piaciuto. Unica cosa; forse avrei dato maggior risalto al climax drammatico della protagonista che mi sembra di ricordare fosse piu' intenso.
commento di toni70