Regia di Mohsen Makhmalbaf vedi scheda film
ho apprezzato davvero questo film che pur non essendo un capolavoro, mi ha portato in un contesto che da sempre mi attira e ma che respingo al tempo stesso. Ne ho apprezzato i paesaggi splendidi, i momenti ispirati, la filosofia spicciola, la grande differenza del vivere quotidiano paragonata alla nostra società occidentale ormai schizofrenica. Un film da rivedere certamente e che per un breve momento ti trasporta in una dimensione "normale", dove finalmente ognuno è accettato per quello che è, senza giudizi, senza prevaricazioni. Lo sforzo nel portare alla luce in modo semplice la ruota del karma, il ciclo di nascita-morte-rinascita è puerile, come puerile è nella sua infallibile attitudine colma di attaccamento alla materia l'atteggiamento del protagonista che inevitabilmente non riesce a penetrare la verità semplicemente perché non è pronto per essa.
Straordinario e da vero "momento cult" il passaggio nel taxi, dove il tassista impedisce ai turisti di far uscire la mosca dal finestrino e, non contento, gira l'auto per riportare l'insetto nel luogo da cui è entrato nel veicolo, suscitando la stupefatta ed ilare incredulità dei passeggeri.
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