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Masters of Horror. Leggenda assassina. Deer Woman

Regia di John Landis vedi scheda film

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La recensione su Masters of Horror. Leggenda assassina. Deer Woman

di mmciak
6 stelle

"Leggenda assassina-Deer Woman" diretto nel 2005
da John Landis,devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia racconta del poliziotto Dwight Faraday,
che dopo un incidente e una sospensione,è stato
relegato per le cause animali,e allora lo chiamano in un posto
inconsueto per indagare su strani omicidi con squartamenti,
che hanno a che fare con i cervi.

Però solo dopo scopre di una leggenda del posto
dove una ragazza-cervo bellissima come una dea,
adesca gli uomini e dopo le ammazza,e allora lui ci
ragiona molto seriamente.

Il Film è il primo "Master" di John Landis,
e realizza un soggetto scritto da lui
e Max,che si avvicina molto al suo Cinema
ironico che conosciamo tutti e dove ci ha
guadagnato una fortuna.

Comunque realizza un piccolo Film che non
è un vero e proprio Horror,ed ha solo i
contorni tali,e miscela il Thriller poliziesco,
con la Commedia grottesca,che è capace lui
a fare,allora ci sono personaggi memorabili
come il poliziotto Dwight Faraday,interpretato
da un convincente Brian Benben,che ha la faccia
da scazzato,ed è uno così,finché trova questo
caso che lo intriga,e comincia un indagine
su squartamenti strani,dove c'è c'è in mezzo
tracce di cervo,e poi rimane impresso la ragazza
adescatrice,la splendida e bellissima Cinthia Moura,
che riesce al suo intento sorridendo e andando subito
al sodo.

Poi come da "Marchio di fabbrica" del regista,
ha delle situazioni grottesche,come ad esempio
quando va dalla tipa che fa le autopsie,e personaggi
assurdi e fuori di melone.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano,oltre i citati:
Anthony Griffith-Sonja Bennett-Julian Christopher-
Don Thompson-Alex Zahara-Walter High-Michael P. Northey-
John Destry e John Bear Curtis.

In conclusione un gradevole piccolo Film,
dove ti diverti per le situazioni splatters,
che però cade sul prevedibile su altre cose,
intuendo il finale,ma l'aria che si respira
è grottesca e non si risparmia l'autocitazione
parlata de:"Un lupo mannaro Americano a Londra",
Film Cult del regista,rimasto nella storia del Cinema.

Il mio voto: 6,5.

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