Regia di John Landis vedi scheda film
“Leggenda Assassina”, alias “Deer Woman” segna per John Landis un ritorno alle origini (peraltro ricordate dallo stesso con una palese citazione). Il “nostro” costruisce una sceneggiatura assai furba, sviluppando un soggetto che al di là del curioso e simpatico spunto inziale (una sorta di via di mezzo tra una “cerva mannara” e una sirena che se ne va in giro a sedurre uomini con l’intento di ucciderli) ha poco altro da dire. Lo script, infatti, punta quasi tutto sul taglio scanzonato e brillante datogli dai due writers (Max & John Landis). La scelta, in puro stile Landis, è senz’altro vincente, in quanto conferisce al mediometraggio una simpatia che solleva il risultato finale sopra la sufficienza. Almeno tre o quattro risate di gusto sono assicurate, in ogni caso, però, l’opera resta una commedia nera. Difatti, non vengono risparmiati (per fortuna) allo spettatore un po’ di sangue e una buona dose di arti mutilati grondanti sangue. Tuttavia, se non si considerano le varie bizzarrie di cui si rendono protagonisti i personaggi, si può notare come la storia scricchioli in più punti. Infatti, non viene spiegato niente relativamente alla figura della donna cervo (non si sa perché uccida, non si capisce da dove venga e cosa sia, infine anche il finale è un po’ deludente) né si assiste a colpi di scena o a trovate in grado di coinvolgere nella storia lo spettatore. Bruttine alcune scene totalmente inutili (vedi le ricostruzioni mentali del primo omicidio o la scena con il poliziotto che ascolta due tipi bizzarri che denunciano la morte della loro scimmietta) che danno l’impressione di esser state messe lì tanto per raggiungere la durata prestabilita. La regia è sufficiente, così come le interpretazioni. A quest’ultimo riguardo non si può non fare una nota di merito per la bellissima Cinthia Moura (la donna cervo), la quale non proferisce alcuna battuta, ma sfodera un sorriso memorabile oltre che ha un fisico very very good (si segnalano un paio di topless).
Bene il make up dei soliti Berger-Nicotero e la fotografia. Colonna sonora non pervenuta. Nel complesso divertimento garantito e un certo gusto per i B-Movies, anche se lo script poteva esser reso più corposo. Voto: 7
Bisognerebbe mettere un po' più di sostanza alla storia e tagliare almeno tre scene che, seppur piacevoli, sono messe lì tanto per fare brodo.
Uno schianto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta