Calcutta, inizio degli anni Sessanta: la vita quotidiana di una famiglia della "middle class" subisce un radicale cambiamento allorché la moglie inizia a lavorare e, poco a poco, diviene l'unica fonte di sostentamento per l'intero nucleo familiare...
Note
Una delle opere più importanti della prima fase del lavoro del maestro bengalese.
Un dramma urbano affascinante nella sua visione sociale, sulle opportunità e i conflitti connessi al lavoro, ai ruoli del genere ed alle necessità economiche, rappresentandone la tensione con la tradizione. Affronta temi di grande modernità come il lavoro femminile e il rivolgimento sociale che esso rappresentava nella società indiana degli anni 60
Sottoscrivo in pieno il commento di chi mi ha preceduto. Aggiungo solo che vedendo il film ho avuto alcune sensazioni già provate durante la visione di alcuni film di Ozu.
Satyajit Ray è sempre stato molto attento ai cambiamenti nella società indiana del Dopoguerra nei suoi film di ambientazione contemporanea. Questo La grande città ci propone una figura femminile di forte spessore, Arati, che rappresenta la donna indiana emancipata e indipendente: Arati in un momento di difficoltà economiche per la sua famiglia decide di accettare un… leggi tutto
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - RETROSPETTIVA SATYAJIT RAY
Un giovane ed ambizioso impiegato di banca cerca di fare il possibile per mantenere con il suo solo stipendio, disceto ma non proprio sufficiente per far fronte a tutto, la sua numerosa famiglia composta dagli anziani genitori, la sorella, la bellissima moglie ed i due fgli della coppia.
Conscia di essere una donna di bella presenza, e…
E' stata una edizione tormentata, indubbiamente complessa da gestire, coraggiosa se vogliamo, per la risolutezza quasi incosciente ad andare avanti,… segue
15ma Festa del Cinema di Roma 2020 – Retrospettiva Satyajit Ray alla Casa del Cinema
Le prime scene ci trasportano nella vita difficile di una famiglia di Calcutta di classe medio-bassa: Subrata è il figlio maggiore di professione contabile, che convive in un modesto appartamento con gli anziani genitori, la sorella, la moglie Arati ed il loro figlio. Le…
Satyajit Ray è sempre stato molto attento ai cambiamenti nella società indiana del Dopoguerra nei suoi film di ambientazione contemporanea. Questo La grande città ci propone una figura femminile di forte spessore, Arati, che rappresenta la donna indiana emancipata e indipendente: Arati in un momento di difficoltà economiche per la sua famiglia decide di accettare un…
La cinepresa dell’asciutto. Un cinema che non proclama e non accetta facili moralismi, che nasce dalle storie comuni e trova la sua definizione come voce del popolo. Ray è un maestro, una delle testimonianze più delicate del realismo. Dirige i film come un paziente suonatore di sitar che non cerca l’arte ma trova il suo paese. Il suo ruolo di cantore nazionale costituisce una delle prove…
Il comportamento della protagonista è dettato, in ogni circostanza, dal senso pratico e da una autonomia di pensiero e sentimento che si sottrae agli schemi precostituiti, cui ancora si rifanno gli uomini che la circondano, in famiglia e sul posto di lavoro. Il suo operato non è necessariamente "logico", è semplicemente "libero" e "lucido", adattabile ad ogni situazione della vita. Essa…
Due passaggi e nessuno ha avuto ancora la buona volontà di guardarselo. Siete pigroni, perchè questi film valgono sempre la pena. E' un corposo e complesso film di Ray, che tratta temi e problematiche sempre attuali: il senso della famiglia, il ruolo dei membri di essa, il confronto tra vecchio e nuovo, orgoglio e dignità delle persone, scelte morali... Il fatto che Ray sia un grande regista…
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Commenti (2) vedi tutti
Un dramma urbano affascinante nella sua visione sociale, sulle opportunità e i conflitti connessi al lavoro, ai ruoli del genere ed alle necessità economiche, rappresentandone la tensione con la tradizione. Affronta temi di grande modernità come il lavoro femminile e il rivolgimento sociale che esso rappresentava nella società indiana degli anni 60
leggi la recensione completa di port crosSottoscrivo in pieno il commento di chi mi ha preceduto. Aggiungo solo che vedendo il film ho avuto alcune sensazioni già provate durante la visione di alcuni film di Ozu.
commento di bobino