Regia di Fabio Tagliavia vedi scheda film
Altro frutto degenere dell'estetica moccesca che va tanto di moda tra gli adolescenti d'oggi.Un film totalmente infarcito di stereotipi che parla per aforismi,per battute di un rigo e che non ha nulla di realmente coinvolgente ed originale,a parte forse l'ambientazione con campo da baseball a Nettuno.i due protagonisti sono deboli per opposte ragioni:lui bella presenza ma acerbo come recitazione,lei bellina(anche se molto meno rispetto a Ricordati di me in cui sfondava lo schermo)che cerca di iperrecitare le poche battute che le concedono.il risultato è piatto e poco emozionante nonostante la storia sia di quelle che meriterebbero maggior risalto...su questo stesso argomento molto migliore è un film francese del 1977 che si chiama L'amante tascabile diretto dal carneade Bernard Queysanne..stroia dell'amore tra un quindicenne,molto piu'bambino di questo nerboruto borgataro e di una squillo di alto lignaggio che cerca di superare tutti i conformismi e le maldicenze.Ecco,la storia è praticamente la stessa ma il film di Tagliavia non vale nemmeno un unghia dell'altro....ah,quasi dimenticavo a un attore bravissimo come Colangeli gli fanno fare l'allenatore di baseball cubano con tanto di sigaro in bocca....che tristezza....
vuol fare la simpatica ma piu'che altro irrita
per lei vale lo stesso discorso di cui sopra...la fanno pure ammalare,poverina...
per avere 15 anni è bello nerboruto e cresciutello
un po'dimessa ma ha il vizio di iperrecitare...
forse un pelino meglio di altri suoi contemporanei del genere adolescenziale
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