Regia di Finn Taylor vedi scheda film
Questo piccolo film indipendente americano del 2006 e' una miniera di sorprese e di curiosità. Intanto va detto della strana operazione della Moviemax che lo fece uscire ad inizio Giugno, scarsamente pubblicizzato, tanto che dopo aver eaurito il suo breve ciclo, tornò da dove era venuto. Ora, in pieno Agosto, viene di nuovo riproposto nelle sale, sicchè ho colto questa occasione. Commedia dark gustosa e zeppa di trovate, gag spesso irresistibili, di situazioni fra il bizzarro e il grottesco. Lo spunto di partenza è una di quelle follìe nate su internet di cui non capirò mai il senso, i Darwin Awards: cioè vengono stilate classifiche, ed attribuiti premi virtuali, a coloro che muoiono nelle circostanze piu' assurde e genialmente bizzarre. Del film ho apprezzato la sua vena "stranita" ed un suo gusto indipendente che ne fanno una pellicola quantomeno originale. Protagonisti un ex poliziotto imbranato e maniaco della precisione e della prudenza, ed una agente assicurativa che ne è l'esatto contrario come indole e temperamento: e su questo contrasto si gioca un po' tutto il film, seguendo l'evoluzione delle due personalità, col naturale approdo
ad una attrazione dei due poli opposti. I due indagano su una serie di morti accidentali e, alla ricerca dell'elemento scatenante delle singole tragedie,
l'ottima sceneggiatura si sofferma su dettagli e situazioni alcuni dei quali davvero irresistibili. Da segnalare che sceneggiatura e regìa coincidono nella persona di Finn Taylor, a quanto pare poeta ed intellettuale piuttosto noto a San Francisco. E veniamo al cast. Joseph Finnies e' un attore che non mi ha mai ispirato troppa simpatia ma qui, supportato da una storia originale, dà il suo meglio. Ma, soprattutto, il film è l'attesa occasione per rivedere finalmente in azione la bella Winona Ryder che, abbandonato per sempre l'appeal adolescenziale, resta comunque molto attraente. Lunga e significativa la lista dei cammei: David Arquette, una Juliette Lewis un po' invecchiatella e strappata ai suoi nuovi impegni di rock star, il povero Chris Penn (che morì poco dopo la realizzazione del film), il noto poeta della beat generation Lawrence Ferlinghetti nella parte di sè stesso...Ma le curiosità attorno al film sarebbero infinite: per esempio che Winona Ryder ha fortemente voluto la realizzazione del film, tanto che anche i suoi genitori vi fanno una rapida apparizione, e che la partecipazione di Ferlinghetti è stata pretesa dalla stessa Ryder, legata all'anziano poeta da un'antica amicizia.
La musica e' molto presente in questo film, sia con i brani di una ricca colonna sonora in cui spiccano i Wilco, sia con cammei a sorpresa: a parte la pacchiana partecipazione dei Metallica, preferisco segnalare la breve apparizione di Jerry Harrison dei Talkin' Heads ma soprattutto di quella vecchia intramontabile sagoma di John Doe, leader del mitico gruppo degli "X".
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