Regia di Sara Sugarman vedi scheda film
Lola, adolescente con il vizietto di spararle grosse, che da grande sogna di diventare una celebre attrice di teatro, arriva nel New Jersey da New York. I primi tempi è dura. Vigono rigide distinzioni di ceto e di clan, la madre di Lola non si presenta proprio bene all’occhio dei locali, e così lei si ritrova a far comunella con la “sfigata” Ella contro la banda capeggiata dalla ricca e antipatica Carla. Il terreno dello scontro è l’ultimo concerto dei Siddharta, idoli delle ragazzine. Lola giura che ci sarà, e organizza tutto per andare a New York con l’amica. Sarà l’inizio di una serie di avventure, in cui incontreranno anche il leader della band. Affetto da un certo moralismo di fondo (l’importante è l’amicizia), impostato smaccatamente come un romanzetto di formazione, il film è meno sciatto e antipatico della media dei prodotti simili, ha una certa cura di scrittura (che gli deriva forse anche dall’origine letteraria: è tratto da un romanzo di Dyan Sheldon). Ma la sua protagonista Lindsay Lohan è troppo plastificata per funzionare (e dimostra ben più dei quindici anni richiesti), tutto è abbastanza prevedibile e non bastano delle incongrue aggiunte registiche in stile pop a tirare su il film.
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