Regia di Catherine Owens, Mark Pellington vedi scheda film
Vi siete mai chiesti cosa provassero gli spettatori del cinema delle origini di fronte alle prime immagini in movimento? Vi siete emozionati la prima volta che, in una sala con sonoro Dolby, avete udito i rumori tutto intorno a voi? Vi stupisce quando nel cinema d’animazione, digitale o tradizionale poco importa, notate come anche i più piccoli particolari sono animati? Ebbene non potete perdervi uno spettacolo come U2 3D, dove i musicisti escono dallo schermo per cantare e suonare appena davanti a voi. Che piacciano o meno gli U2 (e comunque nella scaletta ci sono brani che mettono d’accordo tutti: Sunday Bloody Sunday, Where the Streets Have No Name, With or Without You), l’esibizione, che fonde due date sudamericane del Vertigo tour, è impressionante, anche grazie al sonoro THX. In veste di coregista ritroviamo l’eclettico talento di Mark Pellington, assente dal grande schermo dai tempi di The Mothman Prophecies, che qui usa con intelligenza la sovrapposizione delle immagini, distribuite sui diversi livelli di prossimità, ottenendo a tratti l’effetto di osservare un acquario, con il palco al centro dello spazio tridimensionale. Impossibile spiegare meglio una tecnologia così rivoluzionaria: cercate una sala abilitata e scopritela con i vostri sensi.
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