Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
Parafrasando una delle più note affermazioni di Wittgenstein, direi che quando un regista non ha niente da dire, farebbe meglio a prendersi un lungo periodo di vacanza. A maggior ragione, se si tratta di un cineasta di buon nome come Abel Ferrara. Qui c'è il nulla assoluto, a partire da una trama inconsistente, che ruota attorno ad un night club che sembra un cabaret e ad un biglietto vincente della lotteria smarrito. Smarrito come il povero Willem Dafoe, che non sa se recitare la parte di un artista fantasista o quella del pappone. Tanta grazia (compreso Bob Hoskins) sprecata.
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