Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
Un film che apparentemente sfugge ad ogni interpretazione e che, comunque lo si prenda, inevitabilmente si squaglia tra le dita. Se il carattere informe di questo prodotto fosse intenzionale, potrebbe essere soltanto frutto della volontà di negare l'essenza stessa dello spettacolo, nella forma come nei contenuti, ritraendo squallidamente lo squallore di uno squallido night club: il film, infatti, non ha nulla di bello o interessante da mostrare, né particolari significati da rivelare. Per questa operazione Ferrara si affida ciecamente ad un impianto narrativo ingarbugliato, sostenuto da dialoghi puerili e da inquadrature anti-estetiche, e, in questa impresa - bisogna dargliene atto - non sbaglia neanche un colpo. Né prova alcun pudore mentre sguazza nel più triviale voyeurismo, tra la sguaiata stupidità dei personaggi ed il compiaciuto pressappochismo della sceneggiatura. Nemmeno il barlume di un'idea interviene a diradar la nebbia, e questo "Go go tales", più che un'opera creativa, sembra lo snobistico sfogo di un atteggiamento vagamente masochista.
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