Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Il non-Autore Soderbergh continua a bluffare magistralmente disseminando cinema con la stessa non-curanza dispregiativa di un Godard disilluso e cinico. Quello del regista americano continua a essere un cinema di superfici (e non superficiale) clamorosamente lucide nel loro essere immagini di immagini al servizio di icone (Pitt, Clooney, Damon, Pacino)che poi sono immagini vuote, scritte in sè, senza autorialità che non sia già concetto orizzontale della gag moltiplicata e (meravigliosamente?) tele-visiva. OCEAN'S 13 - che è il migliore della trilogia, anche se tutto sommato la sublime inconsistenza del TWELVE andrebbe recuperata e rivalutata - fa saltare definitivamente il banco del blockbuster. La raffinatezza di Soderbergh sta nel non ricattare mai lo spettatore con lo spettacolo, poichè esso è già insito nell'operazione stessa del film. Lo spettacolo è l'immagine. Lo spettacolo è merce. Nulla di nuovo ma con grande stile. Terribilmente ben fatto. Assolutamente insopportabile per chi ama ancora il Cinema, senza comprendere che esso è sempre stato orizzontale e concettualmente privo di corpo e sincerità. Soderbergh ama le immagini e giocare con esse... può bastare e anzi... avanza il Talento.
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