Regia di Michael Moore vedi scheda film
Se ti capita di vedere Sicko con il deprecabilissimo ritardo di 12 anni dalla sua uscita in sala, la prima domanda che sei costretto a porti è: ma oggi le cose stanno ancora così, visto che - in mezzo - è passata la crisi finanziaria del 2008 con tutto quello che si è portata dietro? Già, perché Sicko parla di sistemi sanitari, di come quello americano sia completamente in ostaggio alle assicurazioni, di come non rispetti i minimi criteri di salvaguardia e salute dei cittadini e di come si collochi alla base di disuguaglianze sociali enormi. Per raccontarcelo, Michael Moore - che firma il terzo capolavoro di fila dopo Bowling a Columbine e Fahrenheit 9/11 - prima ci fa fare un giretto per gli ospedali degli Stati Uniti, raccontandoci la storia assurda quanto vera di quando la sanità è diventata una faccenda per affaristi, venendo così smantellata dal sistema di welfare pubblico (roba da comunisti!) e affidata alle "cure" di assicurazioni, banchieri e case farmaceutiche durante l'amministrazione Nixon. Poi ci mostra quello che avviene a pochi passi da casa sua: in Canada, per esempio, dove due suoi parenti - per un soggiorno di pochissimi giorni negli States - decidono di stipulare un'assicurazione sanitaria "perché non si sa mai", o nel Regno Unito, in Francia, per non dire a Cuba, dove persino i prigionieri di Guantánamo affiliati ad Al Qaida vengono trattati con più attenzione degli americani insigniti come eroi per aver dato il loro contributo a Ground Zero dopo l'11 settembre. Lo scenario presentato da Moore è a senso unico, a tratti rancoroso e sempre pronto all'iperbole: di qua, uno stato incapace di prendersi cura dei diritti fondamentali dei suoi cittadini come quello alla salute. Lo stato peggiore del mondo, dove le cure sono costosissime e se per caso ti finiscono due dita dentro a una sega elettrica e hai poco denaro, devi scegliere quale delle due farti riattaccare. Di là paesi nei quali quasi tutte le spese sono a carico dello stato e, sebbene a costo di una forte pressione fiscale, anche i cittadini più indigenti hanno diritto alle cure. Questa è la fotografia scattata da Michael Moore nel 2007. Verosimile e carica di ironia, dissacrante, divertente, disposta anche a fare propaganda attraverso il dolore. Oggi, purtroppo, il modello americano sta dilagando anche in Europa e la sanità rientra tra i tanti elementi di un sistema di welfare che il turbocapitalismo sta progressivamente e inesorabilmente cancellando.
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