Regia di Michael Moore vedi scheda film
Ecco di nuovo in pista il gigantesco Moore (ps: per la tua...salute...sarebbe il caso di fare un po' d'attenzione al peso, ma ricordati di affidarti ad una buona compagnia assicurativa ! ) a menar botte a destra e ...anche...a sinistra. Questa volta con "Sicko" si scaglia da par suo contro la piaga sociale della Sanita' Made in Usa. Per farlo decide intelligentemente di non partire, a parte qualche accenno iniziale, dal dramma di quei 40/50 milioni di americani che non possono neanche permettersi le cure del sistema sanitario nazionale. Ma va oltre, perche' a lui interessa molto di piu' altro. Ora, sino a quando il film mantiene un taglio squisitamente giornalistico, serio, documentato, attraverso testimonianze tristemente sconcertanti, riportando minuziosamente tutta una serie di casi specifici, riesce a fare centro. Meglio, ad impressionare. Alludo ad esempio allo stesso episodio iniziale, trattato con con la giusta ironia, del "poveretto" costretto a decidere quale "salvare" delle due dita tranciate mentre lavorava...(la scelta ricade sull'anulare, solo 12.000 dollari...il medio era troppo caro, addirittura 60.000...). E soprattutto al momento, letteralmente angosciante, in cui Moore riesce a mostrare, grazie (e' proprio il caso di dirlo) alle telecamere a circuito chiuso della polizia locale, alcune anziane donne gettate in mezzo alla strade da dei taxi, come fossero rifiuti e con addosso ancora il camice degli ospedali che le avevano appena "espulse"..., perche' colpevoli di non poter pagare le cure necessarie del caso. (Pero' almeno la "corsa" del taxi era pagata dagli addetti degli ospedali, questo bisogna dirlo...gesto veramente di "grande umanita'...) Il film procede alla grande anche quando sottolinea coraggiosamente come il sistema delle assicurazioni sanitarie abbia per fine, e con qualsiasi mezzo, il profitto e non la salute dei cittadini. Parlare di vere truffe non sembra esagerato. E' poi deprimente vedere "il modo" in cui alcuni medici delle assicurazioni riescano ad avere dei "bonus" prima e a far carriera poi. "Sicko" funziona bene anche quando denuncia le colpe delle varie amministrazioni politiche, che dai tempi del governo Nixon ( quindi tanto quelle repubblcane quanto quelle democratiche) nulla hanno fatto per cercare di cambiare lo stato delle cose. Anzi hanno evidentemente favorito questo sistema. Ma davanti a quelle "belle cifre" a 6 cifre, presenti sugli assegni staccati dalle compagnie a favore dei vari politici di turno, Hilary Clinton compresa, e' praticamente impossibile resistere.Ma Michael Moore non e' piu' il sincero documentarista degli esordi, quello cioe' di "Roger & Me", sempre il suo film migliore insieme a "Bowling for Columbine" . E' oramai una "Star" e come tale a volte non riesce a tenere a freno il proprio ego. Cosi', come gia' nel recente passato (Fahrenheit 9/11) il suo modo di fare cinema "sbanda", diventa eccessivamente predicatorio. In "Sicko" cio' accade ad esempio quando, comparandolo al sistema americano, dipinge, glorificandolo, quello dei vicini di casa del Canada. Ma qui almeno le testimonianze sono ben ricostruite (c'e' persino l'intervento della polizia) e a tratti sinceramente commoventi. Mi riferisco alla testimonianza della ragazza malata di cancro. Malata pero' ..."troppo presto", perche' "era ragionevolmente troppo giovane per avere un tumore" !!! Quindi finisce "abbandonata" a se stessa e al suo male dalla sua compagnia assicurativa. Costretta a fare la pendolare e a trovare le cure corrette (adeguate e gratuite) in Canada. Poi pero' Moore rincara la dose un po' troppo andando in Europa, esagerando nel mostrare, come fossero dei veri e propri paradisi in terra, Inghilterra e persino l'odiata (anche da noi...) Francia. Cavolo ci mancava solo che santificasse anche il sistema sanitario italiano...(peraltro gli spettatori piu' attenti avranno comunque notato che il nostro paese, nella classifica mondiale sulla qualita' e l'efficienza, risultava addirittura al secondo posto...Da non crederci...appunto). Perche' possiamo quanto meno immaginare che le cose non stanno in realta' esattamente cosi'... E la trasferta cubana si poteva francamente evitare. Era piu' che sufficiente far vedere come alcuni degli "eroi" dell' "11 Settembre", oggi gravemente malati, facciano fatica a "campare". Cadute di stile, prima che di regia, che infastidiranno molti. E intaccano in parte il risultato finale. Ma va bene anche cosi'. Perche' il suo, pur con i suoi difetti, e' un ritratto comunque doveroso e necessario, che pone degli interrogativi. Come si puo' arrivare a questo schifo ? E' ancora sinceramente possibile parlare di vera e grande Democrazia? Voto : 7
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