Il regista penetra nello spaventoso universo della sanità statunitense, l'unica tra i paesi industrializzati a non prevedere assistenza gratuita. I dati sono inoppugnabili: 45 milioni di americani non possono permettersi le cure del sistema sanitario nazionale. Perché la salute, negli Usa, è merce.
Note
Dopo l'atto d'accusa contro l'assurdo proliferare delle armi negli States e l'analisi della fragorosa ferita dell'11 settembre 2001, la cinepresa militante di Moore colpisce ancora, ma stavolta non può essere tacciata né di demagogia né di "telekabulismo". Un'inchiesta itinerante che sposa con efficacia la ferocia dell'incazzatura con il tocco leggero dell'ironia.
Un cieco sulla strada e tutti gli vanno dietro... Il cieco naturalmente è Moore. Proprio vero che la sanità non funziona... non si spiega altrimenti come mai chi dovrebbe essere ricoverato è fuori per strada a fare il pifferaio magico.
Che dire.. le immagini si commentano da soli e poi.. non c'è' peggior dsordo di chi non vuol sentire. Altro che Stati Uniti paese della liberta'… Voto 8
Voto 10.Con questo documentario Moore ci fa aprire gli occhi sul malfunzionamento sanitario americano.Fa riflettere molto…semplicemente un grande.Da vedere assolutamente.
Forse il miglior documentario di Moore. Si fa fatica a credere a ciò che si vede. Commovente. Incredibile come gli americani non si ribellino a questo stato di cose. Assolutamente da vedere.
Indubbiamente Moore occupa con spavalda veemenza uno spazio che dovrebbe essere appannaggio prioritario del settore dell’informazione, o meglio dell’approfondimento giornalistico, quello “corretto” e documentato ovviamente, che intende “rischiare” senza paura, per consentire di far emergere la verità e gli scomodi retroscena del potere, non quello servile e ossequiente che ahimè … leggi tutto
Difficile valutare un documentario sul piano artistico, scindendolo dai contenuti. Volendo provarci, questo lavoro di Moore non sembra avere particolari pregi artistici pur essendo comunque ben montato. Quanto ai contenuti invece, si palesa ciò che tutti sanno: E.R. sta alla sanità americana come Beautiful sta alla famiglia media. Vedere da vicino i singoli casi di persone abbandonate dalla… leggi tutto
Qui la critica al sistema sanitario americano è a senso unico e come al solito il Moore è ottimo nel suo obiettivo populista anti americano (ma perchè non emigra). Piace piace sempre più alle masse (che sono sollevate e pensano meno male che viviamo in Italia!) e meno a chi mal si accontenta della speculazione faziosa priva di credibilità scientifica (ma chi è Moore tra l'altro per fare… leggi tutto
Pazienti. Consumatori.
Cavie di un doppio cieco insabbiato: vittime e danni collaterali. - È socio del nostro programma a premi? - Mi premiate perché prendo queste [pillole]? - Non è…
[...] Alla conferenza dell’ammiraglio Lacoste c’erano i giornalisti di tutto il mondo. Almeno duecento colleghi, tra fotografi e cronisti televisivi e radiofonici. Appena entrato nel parterre, molti mi…
Che dire? Michael Moore è un unicum nel panorama del documentario e della cinematografia. Ha inventato e affermato un codice, che ha lui stesso come perno e che è capace di imporre al dibattito temi e storie altrimenti non guardate. Si può dire di tutto, ma di sicuro Moore ha avuto la capacità di rendere il documentario uno strumento di analisi e denuncia della…
Undici mesi fa, il fenomenale ipse dixit del “caro Matteo, mi piacerebbe sapere cosa fai nella vita; io personalmente sono un medico sp[e]cialista di un'Azienda Ospedaliera Universitaria e su certi argomenti…
Defenestrato il capro espiatorio Giulio Gallera, discendente diretto di Teofilatto dei Leonzi, profittator di compiacente Matelda, e subentrat'al posto suo Letizia Moratti (che già tanto bene aveva fatto alla…
Gli ultimi 100 anni U.S.A. raccontati negli ultimi 20 anni U.S.A. in una ventina di film U.S.A. (manca Michael Moore, ma è come se ci fosse, dai) e un paio di fantasmi dalla Frontiera e dallo sprofondo…
Festeggiano a favor di telegiornale l'apertura di un ospedale alle porte di Milano dopo che loro e i loro predecessori del medesimo spettro politico hanno metodicamente smantellato la sanità pubblica in…
Oh noi esseri privilegiati, cullati dalla pubblica sanità
Oh noi ingrati che osiamo lamentarci per un ticket o per una fila al pronto soccorso
Possa colpirci un fulmine ogni qual volta azzarderemo aprir bocca non per elogiare ma per deplorare
Questa breve ode possa servirci come monito per ricordarci che esistono persone al mondo che, non potendo usufruire della sanità…
Dedicato agli evasori/frodatori fiscali che adesso donano, tipo il priapico batrace tritacco.
Dedicato a chi per anni, lustri e decenni ha tagliato i fondi alla sanità pubblica, e adesso dona, tipo…
OK, anch'io preferisco avere la sanità pubblica, bisogna però anche dire le cose come stanno (e non prendere come oro colato tutto quel che ci raccontano Michael Moore & company in film come SICKO). Negli USA, la speranza di vita è di 78-79 anni, mentre in Paesi come l'Italia o la Francia è di 82-83 anni. Quindi sì, effettivamente dalle nostre parti…
Se ti capita di vedere Sicko con il deprecabilissimo ritardo di 12 anni dalla sua uscita in sala, la prima domanda che sei costretto a porti è: ma oggi le cose stanno ancora così, visto che - in mezzo - è passata la crisi finanziaria del 2008 con tutto quello che si è portata dietro? Già, perché Sicko parla di sistemi sanitari, di come quello americano…
'Sicko', girato dal simpatico Michael Moore nel 2007, mette alla berlina il Sistema Sanitario statunitense, in gran parte in mano ai privati, e i sotterfugi delle compagnie assicurative, le quali, negando spesso la copertura per determinate patologie, causano fallimenti e tragedie familiari. Se le motivazioni del pingue documentarista di Flint - che anche in questo caso sottolinea le…
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Commenti (16) vedi tutti
Un cieco sulla strada e tutti gli vanno dietro... Il cieco naturalmente è Moore. Proprio vero che la sanità non funziona... non si spiega altrimenti come mai chi dovrebbe essere ricoverato è fuori per strada a fare il pifferaio magico.
commento di Karl78Al volta sbraga un po, ma illuminante. 7,5
commento di BradyFilm interessante ma poco equilibrato (come tutti i film di Moore).
leggi la recensione completa di ienaI WAS BORN IN CANADA: TORONTO GENERAL HOSPITAL. JUNE 22, 1965.
commento di levistraussSei un mito Moore! Schiaffo morale a far curare gli americani a Cuba!
commento di sillabaChe dire.. le immagini si commentano da soli e poi.. non c'è' peggior dsordo di chi non vuol sentire. Altro che Stati Uniti paese della liberta'… Voto 8
commento di jeffwineVoto 7!
commento di Mr Blonde7/10
commento di alex77Voto 10.Con questo documentario Moore ci fa aprire gli occhi sul malfunzionamento sanitario americano.Fa riflettere molto…semplicemente un grande.Da vedere assolutamente.
commento di black mamba 70buon documentario di classico stampo Moore che ti fa pensare..
commento di mariotn6/7
commento di okkioMonotono.
commento di staniaDa vedere assolutamente!
commento di mitrixstilisticamente non sarà un capolavoro, ma il valore sociale e democratico del film è inestimabile.
commento di redrum80Moore s'appresta a diventare lo "charlot" del documentario: le sue sortite non lasciano affatto indifferenti.
commento di DaltonForse il miglior documentario di Moore. Si fa fatica a credere a ciò che si vede. Commovente. Incredibile come gli americani non si ribellino a questo stato di cose. Assolutamente da vedere.
commento di Mulligan71