Regia di Denys Arcand vedi scheda film
Visioni bionde aiutano a vivere meglio.Qui di barbarico non c'è assolutamente nulla,solo la furbizia del titolista italiano che cerca un inutile assonanza con le precedenti invasioni barbariche.Qui il titolo originale,l'età delle tenebre ,è molto più rappresentativo e allo stesso tempo meno rassicurante del titolo italiano.Il protagonista,oscuro ,grigio funzionario canadese un perfetto normotipo medio di qualità assolutamente trascurabili,di quelle facce abituate a far tappezzeria alle fermate degli autobus vive una quotidianità infarcita di insoddisfazioni,incomunicabilità piccole e grandi prevaricazioni subite,uno stillicidio di piccole catastrofi che rovinano queglii sprazzi di felicità che possono aiutare a vivere meglio.E il nostro ometto incolore che fa?Ha delle visoni particolarmente appaganti,ha una partner bella,bionda che gli dà i consigli giusti e in qualsiasi momento della giornata,con qualsiasi donna venga a contatto trova assoluta disponibilità sessuale,prostrazione ai suoi piedi,sottomissione in tutti i sensi,lui uomo senza qualità diventa oggetto sessuale al centro dei desideri di bllissime donne.Praticamente un sogno.Bel modo di bypassare il reale che poi comunque tornerà sempre a presentare il conto in un finale di studiata amarezza...A me il precedente Le invasioni barbariche non aveva entusiasmato per una certa freddezza,qui nonostante il tono del film sia estremamente diverso i difetti che trovavo nell'altro continuo a vederli.Su tutto un certo programmato distacco che evita di coinvolgere più di tanto,che permette di tenere a distanza i personaggi e di non empatizzarli:ma in questo modo la melodrammaticità programmata della vicenda evapora velocemente e il film non tocca le corde giuste e forse un film come questo per prima cosa dovrebbe emozionare.Rimane un ottimo esempio di cinema non mainstream ,personale e assolutamente non banale...però ha sempre qualcosa che mi sfugge....
non male
ok
bravo
come regista secondo me non è granchè....
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