Regia di Wong Kar-wai vedi scheda film
Le note di In The Mood For Love sui titoli di coda suonano un po' come una marcia funebre. In effetti era successo a Woo, Nakata, Shimizu... perché non doveva succedere anche a Wong Kar-wai? E così abbiamo perso un altro grande regista. Morto, defunto, rintronato, sparito dalle sue stesse immagini, dalle sue stesse parole, da dietro il suo stile. Niente di niente, neanche uno spessore, solo forme rallentate, intoppi esistenziali, estetismi autoreferenziali e carrelli lunghi sulle camminate; frasette in brodo di giuggiole da personaggi inverecondi appesi come cartilagini. Vergognoso.
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