Regia di Wong Kar-wai vedi scheda film
Un treno passa velocissimo, nella notte. Scompartimenti illuminati che si spengono all’orizzonte carichi di vita. My blueberry nights è un titolo bellissimo, soffice ed evocativo. Scritta al neon che si stampa nella retina sullo sfondo di una notte newyorkese. Amori ripresi in punta di piedi, felicità di carrelli in movimento nascosti dietro vetrate ingombre di scritte, ralenty che fermano solo per pochi attimi la magia di un sentimento. Profondità di campo su tutto ciò che manca. Pudiche messe a fuoco di scambi privati. E poi via. Mosche da bar attaccate alla dolcezza di una torta ai mirtilli, solo per quei pochi che la sanno apprezzare. Lacrime. La memoria delegata a cassette di una telecamera nascosta. Nascosta anche a noi. Che siamo fuori con il naso attaccato alla vetrina fredda. Il treno passa velocissimo nella notte, va e torna carico di debolezze, sentimenti, rimpianti e speranze. Porte chiuse e le chiavi ad un custode di cuori, un fante che attende la propria regina della solitudine faccia luce dentro di sé. Identità. Gioco e identità posta in gioco solo per riconoscerla una volta vinta, ogni volta diversa. Solo perdendo qualcosa si può arrivare al nocciolo di sé stessi. Un padre. Un’auto. Un amore. Una moglie. Una vita. Un treno che sfila velocissimo nella notte. Una notte lunga un anno intero e in bocca il sapore dolce di qualcosa che si è lasciato ma si sa che comunque esiste. E Attende. Contatti. Empatia di sangue dal naso, sigarette scambiate in una nuvola di fumo e fumi di parole congelate dal freddo di un addio più dolce di un incontro. Cartoline senza mittente recano messaggi puri, senza l’ingombro di un impegno o di una promessa da disattendere. Un bacio romantico scambiato nel languore del sonno, pallido nel ricordo come un sogno sciolto nell’alba. Dopo una blueberry night, ingombra di luci e sapori. Incontri e dolori. E fine. Che è solo un inizio con il lungo prologo che sfila nella notte carico di vita, ognuna illuminata, ognuna con la speranza di raggiungere prima o poi la propria intima torta di mirtilli... Wong Kar Wai trasferisce in America la sua visione di corpi e anime, dilatando l’idea nata in un cortometraggio hongkonghese allegato al Dvd di “In the mood for love”, il suo capolavoro, fino a trasformarla in un’opera esclusiva. Trasferisce la recitazione trattenuta degli attori orientali sui volti noti di attori Hollywoodiani, spezza le location di New York e Las Vegas in interni pieni di notte e di neon, tra il noir e commedia romantica la storia scivola come in un sogno attraverso la raffinata ricerca estetica che connota il lavoro del regista. Classe, tanta. ralenty, musica “crooner” di Ry Cooder.
Viene voglia di fumare e di abbandonarsi ad un abbraccio con si ha accanto.
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