Regia di Chang-dong Lee vedi scheda film
Secret Sunshine è un film sull'assenza.
Comincia sul bordo di una strada con una donna piccola e puntuta, Shin ae, che sta chiamando un carro attrezzi per far ripartire la macchina in cui c'è suo figlio il piccolo Jun, capello corvino con un curioso ciuffo rosso come un vezzo a spezzare l'uniformità del suo crine. Si sta trasferendo a Milyang(in coreano sole segreto,indicato dal titolo internazionale) città d'origine del marito perso a causa di un incidente( Prima Assenza). Lei in mancanza di altre prospettive vuole ripartire da zero con suo figlio e viene aiutata proprio dal meccanico che le ha riparato la macchina che continua a seguirne i passi all'inizio in un impeto da buon samaritano e poi perchè innamorato e nemmeno troppo celatamente di lei.
Il destino è in agguato perchè un bruto ( una specie di autista di scuolabus) rapisce e uccide il piccolo Jun.(Seconda Assenza).Esemplare la sequenza del piccolo in mezzo a un campo incolto. La cinepresa sta a debita distanza proprio per evitare un'empatizzazione ancora più violenta. Vediamo solo la madre che prima scivola, si rialza e poi il dolore che come una rasoiata fende il suo volto.
Al funerale la suocera le rimprovera il fatto che non è riuscita nemmeno a trovare le lacrime per piangere suo figlio (Terza Assenza).
Sin ae cerca conforto nella religione, comincia a frequentare una chiesa cristiana diventando credente fervida e appassionata. E il meccanico con lei, sempre a debita distanza. La donna al fine di elaborare il suo lutto cerca il Dio a cui non ha mai creduto e pensa di averlo finalmente trovato.Vuole esprimere il perdono all'assassino di suo figlio ma quando parla con lui in prigione si trova come davanti a uno specchio che le proietta una seconda immagine di se stessa. Anche l'assassino ha cercato conforto nella fede e ha già trovato il perdono nello stesso Dio invocato da Sin ae rendendo il gesto della giovane donna praticamente pleonastico.
Da qui la fede si incrina e ritorna il pensiero che non può esistere un Dio che permette abomini simili(Quarta Assenza).
Sin ae perde il lume della ragione,cerca di allontanare da sè il meccanico che la segue sempre da vicino e che lei non riesce ad amare proprio perchè il suo cuore inaridito non può albergare sentimenti di passione d'amore.La follia prende il sopravvent allorchè manca la ragione(Quinta Assenza).
Poi la conclusione inaspettatamente tronca legata alla sensibilità di chi guarda come era già sucesso in altre opere del grande Lee Chang Dong.
Secret Sunshine è un film stratificato che comincia come una commedia, vira inaspettatamente verso il dramma per poi arrivare quasi alla satira e sfiorare di nuovo il dramma, d'amore questa volta. Il cinema del regista coreano è fatto di sequenze ariose a cui si contrappuntano i piccoli gesti quotidiani che bene riescono a definire l'humus sociale di una nazione in forte espansione come la Corea.
Se proprio vogliamo muovere un appunto a questo film diciamo che si sofferma un pò troppo sulla caratterizzazione del gruppo di preghiera sia in chiesa( con canti pressochè interminabili) sia in casa quando vogliono sostenere a tutti i costi Shin ae.
E'evidente un intento satirico in tutto questo in quanto gli esponenti di questa piccola chiesa vengono visti tutti come piccoli soldatini in attesa di un ordine dall'alto, burattini ben lontani dall'essere depositari della parola di Dio. Al massimo possono agire da megafoni impropri perchè non dotati di pensiero autonomo, quello che il regista vuole evidenziare è il vuoto pneumatico che si nasconde dentro di loro.
La pietra angolare del film è naturalmente il personaggio di Shin ae( una favolosa Jeon Do yeon,vista anche nel recente The Housemaid) donna vittima di tragedie continue che intaccano la sua sanità mentale.
Il regista però rende quasi impossibile identificarsi in lei, meccanismo che scatta allorchè vediamo vittime di disegni del destino così maligni. Non è così attraente, anzi è un pò sciatta, non particolarmente simpatica e vedere come tratta il meccanico la rende ancora più antipatica di quello che è. Come in tutti i paesi di provincia fa fatica a entrare nelle grazie altrui, addirittura la considerano già un pò strana prima di tutto quello che le accade.
Il suo dolore lancinante che le lacera anche il corpo è la cifra stilistica di un film che scava nella psicologia di una donna provata dai lutti peggiori che la vita le può riservare.
Credo che non ci sia cosa più atroce che seppellire il proprio figlio.E lei poco prima aveva sepolto anche suo marito.
All'inizio dicevo che Secret Sunshine è un film sull'assenza(degli affetti familiari,della fede e quella di Dio,della ragione).E'però anche una pellicola che parla dell'impossibilità di elaborare un lutto.
La cinepresa sta a debita distanza:non freddezza ma solo volontà di trattare in modo diverso, rispettoso una materia narrativa così incandescente.
Un altro grande film dal mestro coreano.
favolosa
notevole
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