Regia di Kim Ki-duk vedi scheda film
Kim Ki-duk è (stato?) un poeta, sebbene non tutti i componimenti gli siano riusciti in ogni sillaba. In Soffio si sente pulsare una vena artistica ancora vitale, ma le immagini tradiscono una sorta di stanchezza: senso di ripetitività crescente, unito ad una ricerca fin troppo forzata di simbolismi a cui è affidato il pensiero dell’autore, evidenziano un’artificiosità che a tratti stona e annulla l’atmosfera avvolgente attraverso cui bisognerebbe resipirare il puro sentimento che alimenta quest’opera. Non è finta poesia e neppure esercizio di stile, però assomiglia a una semplice recita ben diretta, capace sì di trasmettere il messaggio di cui è portatrice senza però arrivare al cuore. Quasi una favoletta, nel senso più innocente del termine. Per quanto gradevole e riuscito è un film che lascia poco soddisfatti ed è giusto così, perchè da questo autore è lecito attendersi molto di più.
tende a ripetersi involontariamente. Necessitava di qualche accorgimento.
non al suo massimo, ma comunque ispirato.
non male
buona prova
brava
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