Regia di Shunji Iwai vedi scheda film
Sono due anni che Hiroko ha perso il suo Itsuki per una stupida fatalità e ancora non si è rassegnata. Casualmente comincia a sfogliare un vecchio annuario delle scuole superiori frequentate da Itsuki, trova il suo vecchio indirizzo e vi spedisce una lettera dicendo( sperando in cuor suo) che spedisce una lettera in Paradiso. Ma inaspettatamente la lettera ha risposta da una persona, una ragazza, che ha lo stesso nome e cognome del marito. Da qui una fitta corrispondenza e una conoscenza reciproca ma solo per interposta lettera. Fino a perdersi nel sentiero delle vecchie memorie in cui i due Itsuko erano compagni di scuola.
La cosa che tormenta Hiroko, che sta cercando di costruirsi una nuova vita sentimentale con Akiba, è sapere se Itsuki aveva detto la verità quando le aveva detto che si era innamorato a prima vista di lei.
Il lungometraggio d'esordio di Shunji Iwai è oggetto filmico difficile da decriptare per uno spettatore poco avvezzo alle tematiche e ai ritmi di certo cinema proveniente dal Giappone. Poggia le sue basi su concetti eterei come la memoria, il tempo perduto( la Recherche proustiana fa più volte capolino durante il film), le occasioni che nella vita devono essere catturate all'istante altrimenti possono non ritornare più.E'un film incentrato sul tentativo elaborazione di un lutto improvviso( Itsuki è morto di incidente nel fiore degli anni). Hiroko lo ha sempre davanti a sè e quasi le diventa impossibile cominciare una vita accanto a un altro uomo. Le memorie che le consegna l'Itsuki di sesso femminile la aiutano a capire e ad elaborare finalmente la sua perdita.
Love letter è un film bellissimo da vedere in cui emerge la vena pittorica di Iwai con delle bellissime sequenze sotto la neve.Ed è bellissimo anche emozionarsi e apprendere sempre nuovi particolari sul convitato di pietra di questo film,il personaggio che non c'è ma che allo stesso tempo condiziona tutto. Lo rivediamo ai tempi della scuola superiore quando viene ricostruita la sua storia assieme alla sua omonima.
E'un film delicato, poetico con uno spunto che non sarebbe dispiaciuto a Kieslowski( Hiroko e l'Itsuki sono due gocce d'acqua,interpretate dalla stessa bravissima attrice) e che evolve in un affettuoso ricordo di una persona cara.
In fondo è la storia di un triangolo sentimentale sfalsato negli anni,irrimediabilmente spezzato dalla dipartita del suo vertice.
Hiroko finalmente ricostruisce un puzzle che non aveva mai completato.
Itsuki viene a sapere quanto è stata importante per il suo compagno di classe poi improvvisamente trasferitosi in un'altra città.
Entrambe,quindi hanno tolto quell'ombra irrisolta che aleggiava sulle loro vite.
Love letter è un film che osa essere sentimentale senza scadere nel patetico e nel melenso.Classico nel contenuto e orgogliosamente fuori moda.Come possono essere fuori moda i sentimenti intensi e i pensieri profondi in un mondo come quello di oggi.
alcune sequenze pittoriche aiutate da uno stupendo paesaggio innevato
straordinaria
nella parte di Akiba,amico di Itsuki e che cerca di costruirsi una nuova vita con Hiroko
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