Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
Un film delicato e che prende il discorso nostro dell'animo umano di fronte ad avvenimenti politici che infrangono i rapporti umani da cui noi tutti dipendiamo. Una figura bellissima quella della nonna Alexandra, donna forte, ma di una sensibilità che va oltre ogni senso politico imposto dall'esterno. Immagini bellissime che accompagnano il viaggio della donna all'interno del campo militare ed all'esterno, dove bastano poche scene e pochi sguardi per comprendere cosa il regista ha in mente. Prendere un argomento scottante come la Cecenia, che non viene mai nominata ( ma ce ne era bisogno??), ed affrontarlo in questa maniera minimalista, ma universalmente valida, non è una provocazione, ma una ben precisa presa di posizione che va oltre i valori inefficaci che certa politica impone. Alcuni critici hanno messo in evidenza il poco coraggio nel criticare l'esercito russo, ma diciamo che l'intento è raggiunto ancora meglio ponendosi nel quotidiano del campo militare. Qui non siamo nel facile manifesto pacifista, che da sempre ci viene messo davanti, ma di fronte ad una riflessione umanamente riconoscibile ed integra. Un film che non punta su una storia, ma su una rappresentazione e sulla atmosfera che vuole sviluppare, arrivando ad un vero e proprio miracolo cinematografico nella sua semplicità di esposizione, o forse proprio per questo.
Una storia semp0lice che ci porta nei meandri della storia
ottimo commento musicale firmato da Andrey Sigle
Un regista che alle volte vola altissimo con pagine di poesia, qui la poesia la raggiunge con la semplicità di rappresentazione
Un applauso davvero sentito per questa interprete, che oltre tutto viene dalla lirica
Accompagna la grande interprete con sensibilità
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