Regia di Cristian Mungiu vedi scheda film
Uno sguardo agghiaccinate sulla Romania durante l'ultimo periodo della dittatura di Ceausescu, dove tutto è arretrato, dalla tecnologia alla legislazione alla morale. Le prime vittime di una società tanto degradata sono i giovani e, tra loro, ovviamente le donne. Con una situazione simile, con una borghesia intellettuale (la famiglia di Adi) tanto conformista e un popolo apparentemente così rassegnato (l'unico segno di vitalità è una rissa a una festa di matrimonio), stupisce che appena tre anni dopo la storia qui raccontata si sia verificata la Rivoluzione rumena del 1989, scaturita da una protesta di piazza a Timisoara.
Mungiu dimostra una buona padronanza del mezzo cinematografico (riconosciutagli a Cannes 2007), anche se, da un certo punto di vista, sorprende che, avendo collaborato con Mihaileanu per Train de vie (1998), usi così poco l'ironia. Tutti all'altezza gli interpreti, con una menzione particolare per le due giovani protagoniste.
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