Regia di Cristian Mungiu vedi scheda film
Palma d'oro a Cannes stagione 2007, un pò a sorpresa vista la nutrita partecipazione alla kermesse ed il nome sconosciuto del regista.
Il film è indubbiamente un pugno nello stomaco e rientra appieno nel cinema sociale, stile Dardenne.
Dopo la prima mezz'ora, francamente anche un pò deludente, dove non succede niente di rilevante, si entra nel topico della storia che, per chi non lo sapesse, affronta in maniera quanto mai cruda e diretta il tema dell'aborto, non quello rassicurante (per qualcuno) in clinica, ma quello clandestino, rappresentato per quello che è ... disumano.
La successiva ora abbondante appassiona e sconvolge un pò per quello che succede, un pò per lo stile narrativo asciutto, per i personaggi principali che in ogni sguardo e movenza si portano dentro la tragedia che stanno vivendo (arricchita di sfumature sempre infelici, come la difficoltà di pagare il "medico" per l'aborto, il rapporto compromesso con il partner) fino a sfociare nella fuga notturna dell'amica che mi ha veramente messo addosso un'ansia incredibile.
Un buon film, forse una Palma d'oro un pò generosa, ma è comunque un'opera necessaria, per quanto decisamente forte e sconsigliato a chi ha lo stomaco debole.
Sorprendente per il realismo e la tensione che crea.
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