Regia di Cristian Mungiu vedi scheda film
Giustamente premiato a Cannes con la Palma d'Oro nel 2007, il film dell'allora sconosciuto Cristian Mungiu è un capolavoro: la storia, ambientata in una cupa Romania ai tempi della dittatura di Ceausescu, riguarda due studentesse e i loro sforzi per 'liberarsi' della scomoda gravidanza di una di loro.
Se la sceneggiatura è di ferro, con dialoghi asciuttissimi, ancora migliore è la regia: tesissima e rigorosa, fatta di lunghi, estenuanti, quasi insostenibili piani sequenza, alternata a pedinamenti con la macchina a mano della protagonista, tanto di giorno - alla ricerca di un albergo, di chi farà l'intervento - tanto di notte per le vie della città.
Bravissimi gli attori: Vlad Ivanov perfetto nella parte più ingrata, Laura Vasiliu brava in quella della ragazza che abortisce, dorme tranquillamente dopo aver espulso il feto e addirittura cena e fuma come se nulla fosse accaduto nella sequenza finale e la strepitosa Anamaria Marinca, vero cuore pulsante del film. E' lei l'unica a provare un senso di ribrezzo per quello che fa, nonostante si incarichi di portar via e occultare il feto.
Tra le sequenze memorabili - entrambe in piano sequenza - da sottolineare i 4 minuti e mezzo sul volto di Otilia che rinfaccia all'amica tutti gli errori da lei commessi e, in chiave ironica, quella a casa del ragazzo di Otilia a cena, con i commensali che discutono animatamente fra di loro.
Voto: 9.
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