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L'uomo di Londra

Regia di Béla Tarr vedi scheda film

Commenti brevi
  • L'abissarsi nella luce panica del noir in una zona (come in Simenon) privata del superfluo, oltre la morale, senza epifanie. La dolorosa consuetudine dell'ordinamento umano che, orfano di dottrina e controllo, sfrutta l'umano. La Storia, in tempi di crisi perpetua sempre pronta a incoronare Pétain a Vichy, scorre invisibile e determina inesorabile.

    leggi la recensione completa di mck
  • Mattonata minimalista ungherese di una lentezza esasperante per di più in bianco e nero, inquadrature statiche, atmosfere a volte sulfuree, un film di concetto senza alcuna parvenza di suggestionalità. INGUARDABILE.

    commento di Utente rimosso (Pandacattivo)
  • Come  ha già detto Zombi, meno  male che esiste il fa

    commento di wang yu
  • Voto 6. [07.04.2012]

    commento di PP
  • cosa ne penserebbe Simenon, autore dell'omonimo romanzo? All'inizio c'è la fedeltà a una tensione che riconosco nel testo, ma poi le azioni di Tarr divengono rarefatte, sospese, assenti.

    commento di urios