Regia di Ulrich Seidl vedi scheda film
Tra Ucraina e Austria si perdono le vite di Olga e Pauli. Per sbarcare il lunario, Olga si spoglia davanti a un computer, fa la badante ai figli di una signora benestante che decide di licenziarla, finisce per fare la donna delle pulizie in una casa di cura dove entra nelle mire di un’infermiera gelosa di lei. Pauli, giovane allo sbando che deve soldi a tutti, tenta di diventare una guardia giurata ma viene malmenato da un gruppo di sbandati, decide così di affiancare nei suoi traffici il padre che pensa solo a bere e al sesso.
Dentro lo scenario, squallido e freddo, di grigi paesaggi invernali, Ulrich Seidl prosegue la sua spietata analisi sociale, descrivendo una terra di confine ove il lavoro diventa mercificazione di corpo e spirito, spazio di degrado, e dove si palesa, in maniera definitiva, la meschinità dell’animo umano. Sia Olga che Pauli, facenti parti dello stesso coacervo, ultimi della lista, sono costretti a fare dell’umiliazione il loro pane, ad abbassare la testa e a mandare giù rospi e vessazioni, di continuo, pressati dalla stringente necessità economica. In un mondo non lontano dal nostro, a un passo da noi, di cui noi stessi facciamo parte, si materializza quindi la schiavitù moderna di una realtà senza redenzione.
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