Regia di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud vedi scheda film
La parte grafica è ottima, soprattutto la parte in bianco e nero, che per fortuna occupa la quasi totalità della pellicola. I personaggi non hanno alcunché di speciale (la famiglia della protagonista è stranamente molto occidentale, sa molto poco di iraniano) ma sono gli sfondi, le ambientazioni, gli scenari la cosa più bella del film, e tutto questo è già sufficiente a rendere l'opera degna di fruizione. Per quanto riguarda la parte concettuale, inutile nascondersi, si tratta di un film cacotopico. Distopico. La società orwelliana in confronto a questa è acqua fresca, libera e democratica. Non sono presenti nell'opera giudizi di valore, critiche e denunce, chiaramente l'autrice tiene alla propria vita, solo la semplice descrizione della realtà, ma questo è già più che sufficiente, perché si tratta una realtà preoccupante, dato che in futuro potrebbe diventare la nostra, tenendo in considerazione l'evoluzione storica nel corso dei secoli. La religione di per se non può essere considerata colpevole, è l'uso che ne fa chi la usa come strumento per la sopraffazione che è criminale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta